“E-bike Dolomiti”: ora di andare in strada

CADORE. Per “E-bike Dolomiti” è giunto il momento di scendere in strada, come spiega il responsabile Enrico De Carlo: «L’utilizzo delle bici elettriche oggi è un punto di forza del nostro territorio...

CADORE. Per “E-bike Dolomiti” è giunto il momento di scendere in strada, come spiega il responsabile Enrico De Carlo: «L’utilizzo delle bici elettriche oggi è un punto di forza del nostro territorio perché, con l’abbattimento della fatica dovuta alla presenza di pendii, permette a tutti di poterla utilizzare». Rispetto al progetto presentato nel novembre scorso, sono diverse le novità inserite nel circuito. «Per l’estate abbiamo già cinquanta bici elettriche prenotate, si tratta di un numero di tutto rispetto considerato che la stagione ancora entra nel vivo. Contiamo nei mesi di luglio ed agosto di raddoppiare il numero che abbiamo oggi. Abbiamo anche avviato rapporti proficui con altre regioni italiane come Marche, Toscana, Valle d’Aosta, Friuli e le province di Trento e Bolzano creando di fatto una rete condivisa molto ampia che darà risultato straordinari in termini turistici». Contatti avviati anche con l’estero (Germania, Austria e Svizzera) attraverso alcuni tour operator di incoming. In questa direzione, cambia anche il concetto legato all’utilizzo della bici elettrica, ora inteso come nuova mobilità a 360 gradi. «I dati dicono che nel giro di due anni l’utilizzo delle e-bike raggiungerà l’80% mentre la parte restante continuerà ad utilizzare bici normali o mountain bike». E per il 2016, E-bike Dolomiti lancerà una piattaforma sotfware dedicata alla movimentazione delle e-bike su tutto il circuito. «E-bike Dolomiti è un circuito», spiega Enrico De Carlo, «che aggrega servizi dedicati agli amanti della bici, non necessariamente a pedalata assistita». Un progetto che inizialmente aveva un sogno: quello di sostituire l’utilizzo della macchina con quello della bici. «Oggi possiamo dire che il sogno si sta avverando», aggiunge De Carlo che spiega come siano già tanti i turisti che, una volta raggiunto il Cadore, abbandonano le auto nei parcheggi. Da segnalare infine una “due giorni” di test-drive previsti domani e domenica a Montebelluna e Busche. (dierre)

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