Dumia, una pensione per cani con la “Fattoria biologica”

Proseguono i progetti di sviluppo della struttura che guarda a nuove opportunità L’attività agricola è aperta sia a persone interne alla comunità, sia esterne 

FELTRE

Non potrebbe esserci posto migliore, per l’efficacia della pet therapy e per il benessere degli animali accuditi dagli ospiti, delle verdi pertinenze della Dumia in via Volturno. Che nel piano di zona ha proposto, con il favore dei sindaci del distretto feltrino, la gestione degli animali, da quelli da cortile a quelli di affezione, e un piccolo ricovero per cani, cioè una “pensioncina” dove lasciare i propri amici a quattro zampe in condizioni protette, quando si va in vacanza. In pochi giorni si tirerebbe su un manufatto adeguato alle esigenze di pochi cani e si arricchirebbe l’offerta sul territorio, si evidenzia dal direttivo della cooperativa Dumia presieduto da Jacopo Polli, quanto a una richiesta crescente da parte di chi ha animali e vorrebbe sistemarli per un breve periodo in un luogo adeguato.

Anche il ricovero per cani che ospiterebbe poche bestiole per volta, rientra nel progetto di trasformazione dell’ampio complesso di via Volturno. Che sta potenziando la parte agricola strutturando una fattoria biologica “La costruzione di un sogno”, che prevede l’inserimento di persone sia interne alla comunità terapeutica, sia esterne, anche attraverso la collaborazione con il Sil, Servizio per l’integrazione lavorativa dell’Usl Dolomiti. Nel 2018 è stata presentata alla regione Veneto la domanda per ottenere il riconoscimento di “Fattoria sociale”. E ci sono tutte le premesse che venga accordato al più presto.

La comunità terapeutica residenziale per ex tossicodipendenti, uomini e donne, collegata alla cooperativa per il reinserimento al lavoro delle persone, si affianca con la propria specificità all’offerta sociale di altre associazioni. Per quanto riguarda le strutture di accoglienza la Caritas dispone di cinque stanze dedicate a situazioni di emergenza per un numero limitato di giorni (7/8 giorni) e di otto miniappartamenti per fare fronte a situazioni famigliari difficoltose (come sfratti, aiuto a persone divorziate o separate).

L’Azienda feltrina servizi alla persona sta valutando l’attivazione di soluzioni di ospitalità rivolte a donne, anche con figli, rivedendo la convenzione attiva con Casa Coletti. In questo contesto la cooperativa Dumia è attiva da qualche anno nell’ambito dell’accoglienza residenziale di tipo comunitario, offrendo anche la possibilità di un servizio a bassa soglia, “pronto soccorso sociale”, per persone che hanno bisogno di un minimo di contenimento per vivere in autonomia (gestione dei farmaci, gestione del denaro, pasti). Prosegue inoltre nell’esperienza del progetto Esodo, in collaborazione con il carcere di Belluno per la messa alla prova o per soggetti in uscita dal carcere. Mediamente sono due, massimo tre le persone che vengono accolte ogni anno per questa alternativa. —

Laura Milano

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