Due capolavori del Tiziano nella mostra sul Tintoretto

PIEVE DI CADORE. A Jacopo Robusti, detto il Tintoretto (1519- 1594), è dedicata una grande mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma, che resterà aperta fino al 10 giugno. Curata da Vittorio Sgarbi, presenta circa 40 opere del pittore veneziano, in grado di illustrare esaurientemente i grandi filoni che egli seguì nell’arco della sua carriera, compresi degli spettacolari teleri come il Miracolo dello schiavo e il Trafugamento del corpo di San Marco, oggi entrambi conservati alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, nonché altre opere famose come Gesù tra i dottori, del 1542, proveniente dal Museo diocesano del Duomo di Milano. Ma una sezione speciale presenta anche opere di artisti che si muovevano attorno a Tintoretto e con lui interagivano in vario modo, da Tiziano al Parmigianino, da El Greco a Paolo Veronese. Il cadorino è presente con due capolavori assoluti, il Ritratto di Gabriele Tadino e un’Annunciazione. La prima opera, proveniente dalla Collezione della Cassa di Risparmio di Ferrara, è un olio su tela del 1538 (cm 118 x 108) ed è una splendida celebrazione del protagonista della difesa dell’isola di Rodi contro la flotta turca di Solimano il Magnifico, che poi venne nominato dall'Imperatore Carlo V prefetto generale delle artiglierie spagnole.
Il quadro è da poco tornato dal Musée du Luxembourg di Parigi, dove è stato esposto in occasione della mostra “Titien. Le pouvoir en face”. La seconda opera è pure un olio su tela (cm 280 x193), proveniente dal Museo di Capodimonte di Napoli, e presenta la scena dell’Annunciazione a Maria con le tipiche vibrazioni coloristiche ed emozionali del maestro cadorino, in particolare nella figura dell’Angelo, deciso e pur rispettoso nel suo incedere verso la Vergine. Il quadro fu dipinto nel 1557 per la cappella del Duca di Acerenza, don Cosimo Pinelli, nella chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli. Per orari e prenotazioni vedi www.scuderiequirinale.it.
Walter Musizza
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