Droga: due arresti all’alba

I carabinieri di Cortina eseguono il doppio ordine di custodia: in carcere Alex Baldovin e Mustafà Belkadi. All'ex calciatore contestata anche la cessione a minori
Alex Baldovin e Mustafà Belkadi
Alex Baldovin e Mustafà Belkadi
CORTINA. Dava appuntamento ai suoi fornitori nei paesi dove la sua squadra aveva il turno di campionato: stavolta Alex Baldovin, 21 anni, di Lozzo, è finito in carcere. I carabinieri di Cortina lo hanno preso domenica mattina nella sua abitazione in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Aldo Giancotti e chiesta dal pm Roberta Gallego. In carcere, sempre su ordine di custodia, anche il «grossista» di hashish e talvolta anche cocaina, smerciate tra Centro Cadore e Ampezzano: il marocchino 42enne Mustafà Belkadi che in Cadore è di casa ormai da venti anni. L’accusa è di aver dato vita a una ampia attività di traffico di droga. Altri due soggetti denunciati, molti gli assuntori (qualche minore) denunciati per guida sotto l’effetto di droga.


Molto materiale probante, nell’indagine è stato infatti raccolto «in strada»: da novembre a settembre, i carabinieri hanno effettuato le classiche intercettazioni per soli 15 giorni. Tutti gli assuntori individuati sono stati oggetto di provvedimento dei carabinieri (domenica in azione con le unità cinofile antidroga della Finanza): 10 persone segnalate alla prefettura per uso personale di droga (tra i 17 e i 25 anni); 5 denunciati per guida sotto l’effetto di droga. Un caso eclatante, il 3 settembre scorso, quando un giovane, non accortosi dell’«alt» del posto di controllo dei carabinieri, s’è schiantato contro un muretto davanti alla caserma. Guidava in stato di alterazione, come molti altri fermati dalle pattuglie sulle strade: una ventina i giovani che alla fine sono voluti entrare in programmi di recupero, chiedendo aiuto ai carabinieri.


L’inchiesta che porta all’arresto di Belkadi e Baldovin, nasce dall’arresto (il 19 dicembre 2007) di una coppia di ragazzi: li hanno trovati con 1 kg di hashish nascosto nei pantaloni dell’uomo. L’arresto fu eseguito in Emilia dai carabinieri di San Giovanni in Persiceto. I canali portavano al Bellunese, Cadore e Ampezzano in particolare: di qui la collaborazione con il nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Cortina diretta dal capitano Filippo Vanni. Ieri, Vanni e il comandante provinciale, il colonnello Ettore Boccassini, hanno illustrato l’operazione, denominata «Lamb». Lamb come agnello: nel gergo usato per i rifornimenti, un agnello voleva dire un chilo di hashish; se chiedevano un «montone» sarebbero arrivati 10 kg. Belkadi secondo gli accertamenti gestiva una «attività all’ingrosso»: cedeva un chilo di hashish alla volta e al prezzo di 1500 euro. Qualche volta cedeva anche cocaina.


Indagini e pedinamenti hanno poi permesso ai carabinieri di allargare il cerchio dello spaccio ad altre 4 persone tra le quali Baldovin (già denunciato mesi fa). L’ex giocatore del Domegge dava appuntamento ai suoi fornitori nei luoghi dove la sua squadra aveva gli incontri di campionato e fra gli accertamenti eseguiti, tra i suoi «clienti» non sarebbe mancato qualche compagno. Baldovin pare preferisse la «sicurezza» di luoghi come gli spogliatoi per il suo smercio: una attività sotterranea che in squadra non hanno mai nemmeno immaginato (non ci mette piede da giugno 2008 e pur essendo tornato a vivere con i genitori, ultimamente frequentava la zona di Udine). Tra i suoi clienti, anche dei minorenni: per questo gli è stata contestata l’aggravante. Prezzi esosi, i suoi: per un grammo di coca si faceva pagare anche 100-110 euro, 10 euro per 1 grammo d’hashish.


L’indagine si aggiunge all’ attività di prevenzione dei carabinieri che ha portato finora a 6 denunce per traffico di droga, una per favoreggiamento di un clandestino spacciatore; 525 i grammi di droga sequestrati (con 9 piantine di «marija») e 5 arrestati per droga.
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