Domani l’addio a Gabriele De Biasio

ROCCA PIETORE. Si svolgeranno domani alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Rocca Pietore i funerali di Gabriele De Biasio, 48 anni, uomo della montagna, portato via in tre mesi da un male incurabile.
A piangerlo oggi, e a stringersi attorno ai suoi famigliari, è l'intera Stazione del Soccorso Alpino della Val Pettorina che da quasi trent'anni lo aveva nelle sue file e tutta la delegazione delle Dolomiti Bellunesi.
«Siamo rimasti sgomenti di fronte alla morte di Gabriele» dice il capo stazione Alessandro Darman «lui era un membro molto attivo del nostro sodalizio. Era stato capo stazione per un mandato e mezzo e aveva ormai nel curriculum tanti tanti soccorsi».
La malattia comparsa circa tre mesi fa non gli ha lasciato scampo. «Era un tipo atletico» dice Darman «d'inverno con gli sci d'alpinismo, d'estate in sella alla bicicletta. A maggio era andato all'adunata degli alpini proprio in bici assieme ad altri con un carretto dietro. Ci mancheranno i suoi scherzi, il suo essere burlone. Come tutti aveva i suoi pregi e i suoi difetti».
Gabriele aveva anche la passione per la Grande Guerra. Era spesso alla ricerca di reperti relativi all'evento bellico ed era un grande intenditore delle battaglie svoltesi sul fronte dolomitico.
Aveva fatto anche il figurante in alcune manifestazioni di rievocazione sul Falzarego. «Ne dobbiamo ancora parlare» conclude Darman «ma faremo certamente qualcosa per tenere vivo tra tutti noi il ricordo di Gabriele». (g.san.)
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