Dodici dossi nelle frazioni per la sicurezza dei pedoni

Ponte nelle Alpi. Sono stati realizzati degli attraversamenti rialzati in cemento Prossima l’accensione dei semafori a richiesta nei viali Cadore, Dolomiti e Roma
Di Francesco Saltini

PONTE NELLE ALPI. Tre semafori a chiamata, 12 dossi per l’attraversamento pedonale e una ciclabile che collegherà Ponte nelle Alpi a Soverzene e al lago di Santa Croce. Sono gli interventi per la sicurezza degli utenti deboli della strada pensati dall’amministrazione pontalpina, guidata dal sindaco protempore Paolo Vendramini.

Stop alla velocità. Comune e Comunità montana hanno finanziato al 50% un intervento poco costoso (50 mila euro), ma al contempo importante per garantire la sicurezza ai pedoni nel cuore delle frazioni. Sono in fase di realizzazione 12 dossi in asfalto, dove collocare gli attraversamenti pedonali rialzati: «Sono stati dislocati», commenta l’assessore al turismo e alle manutenzioni Monica Camuffo, «nelle nostre frazioni e in altre strade secondarie del paese: due saranno realizzati a Losego, uno a testa a Roncan, Col di Cugnan, Paiane, Soccher, Pian di Vedoia, in via Calderai, in via Fiori a Polpet, all’altezza dello stadio, in una laterale di viale Dolomiti all’altezza del condominio Monte Bianco e in via Primo maggio, dove abbiamo pensato di rialzare un incrocio pericoloso». «Abbiamo dato il via libera a questi interventi», prosegue, «dopo il successo dell’esperimento di Vich, dove abbiamo realizzato una struttura analoga, rispondendo alla richiesta di sicurezza degli abitanti. Questi dossi sono importanti, perché, oltre a mettere in risalto i passaggi pedonali, costringono gli automobilisti a togliere il piede dall’acceleratore ».

I nuovi semafori. Sono tre e sono stati collocati in viale Dolomiti, in viale Cadore e in via Roma: «Sono semafori a chiamata, montati per permettere ai pedoni di attraversare in sicurezza le tre strade principali di Ponte nelle Alpi. Li abbiamo allestiti, ora dovremo tararli, dopodiché saranno operativi».

La ciclabile. Un'opera da un milone di euro, che toccherà, oltre Ponte nelle Alpi, anche Puos, Pieve d'Alpago e Farra; la progettazione è stata affidata alle due Comunità montane coinvolte, Belluno-Ponte e Alpago. Una pista fondamentale per Ponte, perché scioglierà finalmente il nodo del passaggio dei ciclisti dal bivio, con benefici sia dal punto di vista turistico, sia dal punto di vista della viabilità interna. Due gli stralci in cui è suddivisa la ciclabile: il tratto dal bivio di Ponte nelle Alpi fino a Soccher e quello da Soccher fino al lago di Santa Croce. L'itinerario ciclopedonale si trova inserito nella “via Regia” e arriverà intanto fino a Poiatte, sulla sponda orientale del lago alpagoto. La speranza è di proseguire l'opera oltre il Fadalto, arrivando fino a Vittorio Veneto.

«I lavori», spiega Camuffo, «miglioreranno la sicurezza degli amanti delle due ruote, grazie anche a un accordo con Trenitalia, che permetterà il passaggio della pista sul ponte della ferrovia a Cadola; da qui si arriverà in destra Piave, evitando il passagio dal ponte di Santa Caterina».

La ciclabile in futuro dovrebbe essere collegata ad altre piste secondarie: «L’obiettivo», conclude l’assessore, «è creare un lungo percorso, che permetterà ai ciclisti di pedalare lontano dalle insidie della grande viabilità».

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