Distributore di tabacchi preso a calci per i soldi Tre persone a processo
SEDICO. Prendono a calci il distributore di sigarette. Due maggiorenni e un minorenne sono in tribunale per rispondere dell’accusa di tentato furto aggravato. Non avevano intenzione di fumarsi una cicca insieme, ma d’impossessarsi dell’incasso. Due i problemi: il distributore ha resistito all’assalto e i tre sono stati ripresi dalla telecamera della videosorveglianza.
Il filmato è servito a incriminare i tre e a portarne uno di fronte al tribunale dei Minori di Venezia e due davanti al giudice Feletto. Il tentato furto è del 13 gennaio 2015 e i due maggiorenni sono uno albanese e l’altro argentino.
Non si sa se avessero un particolare bisogno di soldi, di sicuro si sono minacciosamente avvicinati al distributore automatico di tabacchi del bar Buffet alla Stazione. L’albanese ha cominciato a sferrare calci all’altezza di quello che tecnicamente si chiama impacchettatore di banconote. Ed è quello che sarebbe stato ripreso dall’occhio elettronico.
Gli altri due avrebbero avuto un atteggiamento meno attivo. Non risulta che abbiamo a loro volta colpito il macchinario, ma è quasi certo che avrebbero approfittato dell’eventuale refurtiva. Ma il distributore blindato non ha ceduto. Dalla feritoia non è uscito neanche uno spicciolo e ai tre non è rimasto altro da fare che arrendersi e andarsene insieme. La proprietaria ha presentato una querela e la Procura ha contestato l’aggravante di aver commesso il fatto con violenza sulle cose. L’albanese è difeso da Giorgio Gasperin, mentre l’argentino da Enrico Rech. Le difese hanno chiesto al giudice e al pubblico ministero Faion l’abbreviato, che sarà celebrato dopo l’estate: 26 settembre. —
Gigi Sosso
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