Disabile costretta a pagare il ticket sanitario

A Padova la sorpresa: dopo 18 anni di esenzioni, 36 euro di spesa
 FELTRE.
La Regione sospende l'aumento dei ticket sanitari sulle visite specialistiche e sui codici bianchi. Ma c'è chi ha già fatto le spese di un imprevisto e immotivato aumento della spesa per una visita. E' la famiglia di una ragazza disabile, residente nel feltrino, che per la consueta visita di controllo - sempre fatta gratuitamente, da diciotto anni a questa parte - si è vista chiedere il pagamento di 36,60 euro dall'azienda ospedaliera di Padova, alla quale si rivolge per gli esami di routine.  A raccontare la vicenda è il padre della ragazza. «Il 22 giugno abbiamo portato nostra figlia a Padova per una visita di controllo che si fa più volte all'anno e per la quale, data la disabilità al cento per cento della ragazza, non ci è mai stato chiesto nessun pagamento. Ci siamo presentati in ospedale con l'impegnativa, come sempre. Ma l'infermiera ci ha detto che non era più possibile fare l'esame con l'esenzione dal ticket e che avremmo dovuto pagare 36,60 euro». Da qui l'amare riflessione del padre: «Non ci risulta che il 22 giugno fossero entrate in vigore leggi nazionali o regionali che modificassero il consueto regime di prestazioni per i disabili. Perciò questo pagamento mi sembra del tutto ingiustificato. I nostri politici sanno cosa sta succedendo o si va avanti per tentativi e per aggiustamenti? Inoltre ricordo al presidente Zaia che in Regione, ai tempi di Galan, era stata approvata all'unanimità una proposta di legge - primo firmatario Dario Bond - a favore delle famiglie con disabili. Colgo questa occasione per chiedere al presidente e allo stesso Bond che fine ha fatto quella legge e che cosa sta succedendo. L'impressione è che, come al solito, siano i più deboli a dover pagare».

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