Diffonde foto sexy dell’ex fidanzata La vendetta finisce davanti al giudice

Le immagini erano state “rubate” durante una videochat e usate come minaccia dopo che la relazione era terminata 

/ feltre

All’epoca dei fatti la legge denominata “Revenge porn”, legata alla diffusione di materiale a sfondo sessuale senza il consenso della persona interessata, non era stata ancora approvata.

Così il caso che riguarda un cittadino rumeno di 31 anni che ha diffuso a terze persone fotogrammi hot di una chat con l’allora fidanzata, una connazionale di 34 anni, verrà giudicato per violenza privata e molestie nel corso dell’udienza in programma lunedì in tribunale a Belluno e presieduta dal giudice Giua. In quell’occasione verranno ascoltati i testimoni e ci sarà la discussione. La vicenda risale dunque a qualche anno fa, quando i due sono a tutti gli effetti una coppia. Durante una videochiamata il clima della conversazione si fa più intimo e la giovane donna si sveste. Una conversazione privata, che tale doveva rimanere, durante la quale il fidanzato effettua alcuni screenshot delle immagini, scattando praticamente delle foto alla fidanzata senza vestiti, senza che lei ne sia a conoscenza.

Passa il tempo e l’amore sfiorisce fino a svanire del tutto. La coppia si separa. Anzi, a essere precisi è lei a lasciare lui, che non se ne dà per inteso e comincia a marcarla stretta sperando in una rappacificazione. Inizia una sequela di tentativi di mettersi in contatto con la ex fidanzata attraverso chiamate vocali in serie, whatsapp, messenger e sms. Un’attività martellante che dall’ottobre 2017 prosegue fino al luglio 2018 e che giustifica l’accusa di molestie.

Ma il fatto grave avviene alla fine di ottobre del 2017. L’uomo, non riuscendo a convincere l’ex fidanzata con le buone maniere, inizia a minacciare di rendere pubbliche quelle foto “rubate” durante la videochiamata e costringe la donna a recarsi il 29 ottobre di quell’anno a Santa Giustina in Colle, in provincia di Padova, per partecipare a una festa per un battesimo in una casa di amici dell’ex fidanzato. Per l’uomo dovrebbe essere l’occasione per un chiarimento, ma nel momento in cui riceve l’ennesimo rifiuto, decide di diffondere le immagini e terze persone, che conoscendo la vittima la informano di quanto ricevuto.

Una festa finita malissimo, anche perché alla diffusione delle immagini si aggiunge il fatto che il 31 enne avrebbe alzato le mani con calci e pugni nei confronti della donna, tant’è che al Giudice di pace di Padova è incardinato un altro procedimento per le lesioni guaribili in quindici giorni subite dalla vittima.

L’udienza filtro di ieri ha consentito all’avvocato Enrico Rech, che rappresenta la giovane donna, di costituirsi parte civile nell’imminente processo. —

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