Dieci figli illustri del Cadore

Sono stati iscritti sul Libro d'Onore della Magnifica
La premiazione di don Lorenzo
La premiazione di don Lorenzo
 PIEVE DI CADORE.
«Essere cadorino fa parte del mio stesso essere e ciò deriva dal fatto che mio padre fin da quand'ero bambino mi ha trasmesso questo senso di appartenenza, e ne sono orgoglioso». Così ha affermato Fausto Pivirotto di Vinigo di Cadore, ricevendo dalle mani di Renzo Bortolot (presidente della Magnifica Comunità di Cadore) la pergamena che riporta quanto scritto sul "Libro d'Onore" che l'ente ha istituito per ricordare i suoi figli illustri.  Dieci i cadorini che sabato, nel corso di una significativa cerimonia, sono stati iscritti sul "Libro d'Onore", dopo il via libera del Gran consiglio, nella stessa sala che è da sempre considerata il "Parlamento del Cadore".  L'iscrizione sul "Libro d'Onore", che ormai conta oltre 30 nomi illustri, è stata riportata su una "pergamena" consegnata ai premiati insieme a un distintivo dorato con lo stemma del Cadore, da porsi all'"occhiello" della giacca.  Prima della consegna dei riconoscimenti, il presidente Bortolot ha rivolto loro calorose parole di saluto e di ringraziamento, anche a nome della cittadinanza, per quanto hanno fatto per la "Piccola Patria", della quale l'ente da lui presieduto, è il tradizionale rappresentante. Insieme a Fausto Pivirotto, oggi clinico illustre, hanno ricevuto il riconoscimento anche Noemi Nicolai di Vigo, per la sua attività svolta in difesa della cultura e della storia del Cadore come responsabile della "Biblioteca "Storica Cadorina"; don Lorenzo Dell'Andrea di Selva di Cadore, insegnante e direttore dell'Amico del Popolo e di Telebelluno Dolomiti; Italo Zandonella Callegher di Dosoledo, alpinista, membro Accademico del Cai, per 8 anni presidente del Filmfestival di Trento; Grazioso Fabbiani, di Lozzo, custode del patrimonio storico del padre Giovanni, oggi segretario della Fondazione Angelini; Achille Carbogno, insegnante, scrittore e responsabile delle sezioni del Cai del Comelico; Guido Buzzo Contin, giornalista e scrittore, è stato anche sindaco di Santo Stefano; Antonio Cason, originario di Belluno ma da oltre 50 anni cadorino; dal 2000 è presidente della Sezione Cadore dell'Ana; Ivo De Lotto di San Vito, professore ordinario di Calcolatori elettronici all'Università di Pavia; suor Silvia Vecellio di Auronzo, missionaria in Brasile dov'è responsabile del progetto "Mato Grosso".  Dai brevi interventi di ringraziamento dei premiati, è emerso che Fausto Pivirotto e Ivo De Lotto hanno potuto decollare negli studi e nella professione anche grazie alle borse di studio messe a loro disposizione dalla Magnifica negli anni'50.(v.d.)

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