Diabete infantile, Feltre al top

Alla pediatria il ruolo di centro di riferimento provinciale
FELTRE
. Alla pediatria feltrina si riconosce il ruolo di centro di riferimento provinciale per la diabetologia in età pediatrica. Il riconoscimento viene dalla clinica universitaria di Verona, tramite lo specialista Leonardo Pinelli (direttore del centro regionale specializzato in diabetologia in età pediatrica) che, nello studio ricerca per la redazione del piano regionale, indica Feltre come centro di secondo livello per la diagnosi, la stabilizzazione, l’educazione terapeutica, l’inserimento scolastico e sociale e la gestione del giovane diabetico per quanto riguarda i controlli periodici. La dirigenza strategica dell’Usl, con il direttore sanitario Domenico Scibetta, ha appoggiato la proposta del referente regionale per la diabetologia giovanile Pinelli, concorrendo al finanziamento previsto di quasi settecento mila euro da ripartire fra dieci Usl della Regione, compresa Feltre. Adesso si resta in attesa di una ratifica, da parte della giunta regionale, che potrebbe dare il via libera già per la fine di quest’anno.


«Più che per le risorse finanziarie in sé», spiega il primario di pediatria Amedeo Vergerio che coordina l’attività per i giovani diabetici, «il riconoscimento è importante per poter codificare quelle figure professionali che, a vario titolo, già collaborano alla gestione di bambini e ragazzi con diabete». Questo vale per il medico referente del progetto, indicato in Elena Rasori, per un’infermiera dedicata all’educazione terapeutica, per una dietista e per una psicologa di supporto ai genitori. Attualmente questa professionista opera in convenzione con l’Agd (associazione giovani diabetici coordinata da Saverio De Boni) che le corrisponde lo stipendio.


Diabete in aumento. La pediatria feltrina ha ormai una valenza storica per quanto riguarda la gestione del giovane diabetico. A Feltre arrivano bambini e ragazzi da tutta la Provincia e non solo per la stabilizzazione e per l’educazione terapeutica, ma anche per la diagnosi. Mediamente, si dice dal reparto, ogni anno si registrano dai cinque ai sei casi. Quello che inquieta, soprattutto dal punto di vista dell’approccio terapeutico, è l’abbassamento dell’età di esordio. Nel corso dell’ultimo anno, si sono riscontrati tre casi di diabete mellito in piccoli pazienti, al di sotto dei quattro anni d’età.


Dalla cura all’inserimento sociale. Con il fatto che Feltre è già riferimento provinciale, nonostante manchino il varo definitivo della giunta regionale e le risorse finanziarie per codificare le figure professionali dello staff, il più delle volte è il primario Vergerio ad occuparsi dell’inserimento scolastico dei bambini, a diagnosi fatta. Questo non può prescindere dallo stretto coinvolgimento delle dirigenze scolastiche e degli insegnanti.


Il carico di lavoro dell’équipe, dunque, è trasversale a tutta una serie di attività che comprendono peraltro anche i preziosissimi campi scuola per l’educazione terapeutica e l’autocontrollo. I pazienti arrivano a Feltre dal Primiero e da altre Usl, come quella di Belluno o quella dell’alta trevigiana, su segnalazione dei pediatri di libera scelta. Qualche volta dopo la diagnosi è già stata fatta, ma più spesso c’è solo il sospetto o sintomi prediabetici da tenere sotto controllo.

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