Deregulation totale per le altane di caccia

Bond propone che non sia più necessaria alcuna autorizzazione
Dario Bond (Pdl)
Dario Bond (Pdl)
 
BELLUNO.
Una deregulation totale per le altane. E' probabile che la questione interessi solo un pugno di persone, ma potrebbe creare problemi di sicurezza la proposta di modifica alla legge regionale n. 50 del 1993, in materia di tutela della fauna selvatica e di prelievo venatorio. Il progetto di legge è stato presentato alla quarta commissione consiliare regionale (agricoltura e caccia) e ha come primo firmatario Dario Bond.  Il capogruppo della Pdl in Regione ha presentato un testo che elimina ogni ostacolo burocratico alla costruzione degli appostamenti dei cacciatori e ne consente la realizzazione ovunque e senza alcun tipo di vincolo. «E' nostra intenzione», afferma il consigliere Bond in un comunicato, «snellire l'iter burocratico per la realizzazione di appostamenti che non sono realizzati con fondazioni fisse e sono, quindi, facilmente amovibili».  A questo punto vale la pena approfondire il testo.  Il progetto di legge recita: "Gli appostamenti possono essere eseguiti, per qualsiasi esercizio venatorio, in tutte le zone territoriali omogene, comprese le aree di inedificabilità assoluta, nonché in quelle ad alta pericolosità idraulica". La futura normativa si riferisce a strutture "in legno o in altro materiale, purché rivestite in legno", con un'altezza massima di 12 metri. L'importante è che le altane non abbiano le fondamenta, nè gli allacciamenti, nè il riscaldamento.  Rispettati questi tre limiti, chi vuole costruire un appostamento non dovrà più assolvere alle seguenti incombenze burocratiche: nessuna abilitazione edilizia, nessuna autorizzazione paesaggistica, nessuna valutazione di incidenza ambientale (per sic-zps), nessuna presa d'atto forestale per interventi su terreno sottoposto a vincolo idrogeologico e nessun obbligo di iscrizione all'agenzia del territorio, cosa che renderà queste strutture dei fantasmi (ma alti 12 metri).  Secondo il capogruppo del Pdl Bond, questa deregolamentazione è resa possibile dalle nuove competenze attribuite alle Province in materia urbanistica e dal fatto che le amministrazioni provinciali hanno un servizio di vigilanza (quello svolto dal corpo di polizia provinciale). "La verifica dell'idoneità dei manufatti e del rispetto della normativa vigente", si legge della proposta, "sarà a carico dell'ufficio provinciale della caccia". (i.a.)

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