Del Vecchio investe 580 milioni di euro in Mediobanca

MILANO. Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e presidente esecutivo del colosso EssilorLuxottica, rafforza la sua presenza in Mediobanca. Delfin, la holding dell'imprenditore veneto, ha annunciato di detenere una partecipazione azionaria di piazzetta Cuccia pari al 6,94% del capitale.
Tendendo conto del prezzo odierno del titolo di Mediobanca, pari a 9,51 euro, l'investimento ammonterebbe ad oltre 580 milioni di euro. Delfin diventa il terzo azionista di Mediobanca dopo Unicredit che detiene una quota dell'8,4% ed il gruppo Bollorè (7,9%), quest'ultimo uscito l'anno scorso dal patto di sindacato.
Nell'attuale accordo di consultazione di Mediobanca, nato a dicembre scorso sulle ceneri del vecchio patto, oltre a Unicredit ci sono anche Mediolanum (3,28%), Scematrentatrè (2,10%) dei Benetton, Fin.Priv (1,62%), Fininvest (0,97%). E poi anche Gavio, Ferrero, Pecci, Angelini, Sinpar (Lucchini), Mais Partecipazioni Stabili, Finprog Italia, Vittoria Assicurazioni, Romano Minozzi.
La grossa fetta del capitale, circa l'80%, è detenuto dal mercato. E proprio a quest'ultimo si è rivolto Del Vecchio per incrementare la sua quota in Mediobanca. «L'investimento rappresenta per Delfin un'ottima »opportunità per la qualità, la storia e le potenzialità di crescita di Mediobanca in Italia e all'estero«, spiega Leonardo Del Vecchio presidente di Delfin. »Siamo un azionista di lungo periodo - aggiunge - e daremo il nostro sostegno per accelerare la creazione di valore a vantaggio di tutti gli stakeholder«.
Il rafforzamento di Delfin viene visto come una opportunità conveniente considerata la positiva performance del titolo di Mediobanca. Nell'ultimo mese il titolo ha avuto una crescita di oltre il 14%. Allo stesso tempo Del Vecchio rafforza la sua presenza in un gruppo bancario che ha solide ramificazioni in tutta Europa. E non è escluso che Delfin si aggiunga all'accordo di consultazione che attualmente vede coinvolto il 19,82% del capitale.
Mediobanca era stata advisor di Luxottica nell'operazione con Essilor. Il gruppo guidato da Alberto Nagel e Delfin sono storici compagni di viaggio nella compagine societarie di Generali. In passato il patron di Luxottica era presente anche in Unicredit e nello Ieo. Sul destino dell'istituto europeo di oncologia c'erano state differenti vedute con Mediobanca.
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