Decolla la latteria didattica al Casel

FELTRE. La passione e la competenza del mastro casaro Vittorio Cargnel e del suo aiutante Eugenio Costa, l'organizzazione dell'associazione che gestisce la struttura e la generosità di Lattebusche che offre gratuitamente il latte per le dimostrazioni. Così al casel di Celarda decolla la latteria didattica, unica in Veneto a essere autorizzata a mostrare la lavorazione del latte ai visitatori utilizzando le attrezzature di una volta in un ambiente certamente ristrutturato ma che ha mantenuto le linee e lo stile originale. Tra l'altro è proprio il mulino del casel ad azionare il burcio e la zangola.
Gli ultimi della lista a fare visita al casel per vedere, capire e gustare sono stati i bambini di quarta della scuola primaria di Nemeggio. Ma prima di loro ce n'erano stati altri e altre visite sono previste prima della fine dell'anno scolastico. «Per noi è una bella soddisfazione», afferma il presidente dell'associazione al Casel de Celarda, Remigio Arnoffi, «perché è la dimostrazione di come si possano perpetuare le tradizioni coinvolgendo i giovani. Qui a Celarda realizziamo un buon numero di iniziative ricreative e culturali, ma la latteria didattica è il fiore all'occhiello proprio perché siamo gli unici in tutta la regione e questa attività si incrocia con i programmi delle scuole con un occhio alla sana alimentazione».
Per mostrare il ciclo di lavorazione il casaro Cargnel utilizza due quintali di latte dai quali ricava panetti burro, schiz e ricotta che servono poi per le degustazioni e che vengono sottoposti alle analisi da parte dell'Usl 2. La curiosità e l'attesa dei bambini viene premiata da una merenda in cui vengono fatti assaggiare il burro appena prodotto con marmellata o miele.
Tra un passaggio e l'altro c'è il tempo anche per vedere un istruttivo filmato nella sala al primo piano. L'ultima iniziativa del casel, sempre in collaborazione con la scuola primaria di Nemeggio e con il supporto dei forestali del Vincheto, è la creazione di un arboreto ai Mulini, zona che si trova a pochi passi dal casel e che grazie al boschetto, al prato umido e alle risorgine offre uno spaccato di natura a portata di passeggiata.
«L'idea», spiega Arnoffi, «è quella di eseguire un censimento delle piante presenti con una tabellazione che sarà curata dagli stessi bambini. Un luogo dove chi passeggia possa sapere anche quali piante sta osservando».
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