De Moliner con Dal Farra nell’Unione montana

BELLUNO. Orlando Dal Farra per la maggioranza e Roberto De Moliner (minoranza) sono i due consiglieri che rappresenteranno Belluno nel consiglio dell'Unione montana bellunese. Dal Farra e De Moliner sono stati eletti ieri in consiglio comunale.
Scontata l'elezione dell'attuale presidente della Comunità montana, unico nome proposto dalla maggioranza, mentre dai banchi dell'opposizione son usciti due candidati: oltre a De Moliner c'era il nome di Andrea Lanari, proposto dal Movimento 5 stelle. I due voti che ha ricevuto non sono stati sufficienti per “battere” il consigliere del Pd.
Il consiglio ha poi approvato la delibera con la quale i consiglieri potranno decidere, in tutta libertà, di non ricevere la cifra che spetta loro per la partecipazione alle riunioni del consiglio e alle sedute delle commissioni. Il gettone di presenza vale 33 euro lordi e spiccioli, e da ieri i consiglieri potranno decidere se vedersi accreditata la cifra (che al netto si riduce quasi della metà) o se lasciarla al Comune.
«Alcuni consiglieri, di maggioranza e opposizione, hanno manifestato l'intenzione di rinunciare al gettone», spiega a fine seduta il presidente del consiglio Francesco Rasera Berna. «È stata necessaria questa delibera, perché bisogna fissare i criteri per la rinuncia». Che deve essere comunicata per iscritto alla segreteria della presidenza del consiglio, e da quando finisce al protocollo prevede la sospensione della liquidazione delle cifre corrispondenti alle presenze effettive dei consiglieri. I soldi rimarranno a bilancio, ma non è stato detto come verranno utilizzati.
Per Palazzo rosso sarà un risparmio, anche se non così clamoroso, e infatti ai consiglieri è stata lasciata piena libertà di decisione in merito alla rinuncia.
È passato infine anche l'ordine del giorno, già approvato in commissione, per la difesa della tratta ferroviaria provinciale. L'aveva presentato Sergio Marchese (5 stelle): «La ferrovia deve diventare la spina dorsale del trasporto pubblico collettivo, in relazione con un servizio bus che colleghi fra loro i paesi nelle valli, a pettine, senza doppioni; per farlo si deve arrivare al biglietto unico, valido per treni e autobus».
Per il consigliere è anche necessario adeguare i binari, dove sono più vecchi e inadeguati, e serve che le corse Belluno-Padova e Belluno-Venezia siano dirette, almeno quelle principali. Valorizzare la tratta provinciale significa anche collegarla con Venezia, da un parte, la Valsugana e la Pusteria dall'altra.
L'ordine del giorno sarà inviato a tutti i sindaci della provincia, a Trenitalia, alle Ferrovie dello Stato, in Regione e a Roma, e impegna il sindaco a farsi carico di un'azione che consenta di far cessare i disservizi e al contempo di trovare una sinergia con gli altri Comuni per dare vita a un piano di sviluppo del trasporto ferroviario, di cui si dovrà fare carico la Regione.
Alessia Forzin
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