De Bernardin è il nuovo segretario provinciale della Lega

Elezione a Belluno: battuto in volata (57-52) l’altro candidato Luciano Da Pian. «Il partito deve tornare a parlare di Nord, federalismo e autonomia. Immaginavo una vittoria più ampia: colpa dei militanti dell’ultim’ora» 

Il neo segretario provinciale della Lega, Andrea De Bernardin (a sx) con l'ex commissario Gidoni
Il neo segretario provinciale della Lega, Andrea De Bernardin (a sx) con l'ex commissario Gidoni

Andrea De Bernardin, 54 anni e sindaco di Rocca Pietore è stato eletto oggi, domenica 22 gennaio, nuovo segretario della provincia di Belluno della Lega per Salvini Premier. Sono stati 109 i voti validi, una scheda nulla. De Bernardin da 30 anni nella Lega ha battuto 57-52 l’altro candidato Luciano Da Pian.  Prende il posto del commissario Franco Gidoni. 

«Pensavo in una vittoria più ampia», commenta a caldo De Bernardin, «ma come sta succedendo in tutta Italia anche qui ci sono state le iscrizioni dei militanti dell’ultima ora. Ora si lavora per portare avanti i temi del federalismo, dell’autonomia e del Nord». 

Per De Bernardin «Belluno non deve essere più supina a decisioni che vengono fuori provincia. Nonostante siamo esigui a livello demografico, questo non ci deve far sentire meno importanti di altri. Non deve più succedere che non ci siano nostri candidati alle elezioni politiche come è accaduto l’anno scorso. E questa istanza la porterò anche all’attenzione al congresso regionale di Padova».

De Bernardin avrà al suo fianco nel direttivo: Lara Frescura della sezione della Lega di Longarone-Zoldo-Cadore, Marzio Sovilla consigliere comunale di Belluno, Marianna Hofer sindaco di Valle di Cadore, Cesare Rizzi ex commissario leghista, Tatiana Conte segretaria della sezione di Sedico-Santa Giustina-Destra Piave, Giuliana Minello della sezione Longarone-Zoldo-Cadore, Tiziana Penco assessore comunale di Feltre, Luca Strappazzon sindaco di Arsiè, Beatrice Saviane figlia del compianto Paolo Saviane e Paolo Luciani assessore del comune di Belluno.

Resta l’amaro in bocca per il candidato sconfitto, Luciano Da Pian: «E’ stata una bella competizione da quanto emerge dalla vittoria risicata. La militanza di lunga data di De Bernardin ha pesato sui militanti, mentre il mio programma era più proiettato in avanti. Auguro buon lavoro ai nuovi eletti». 

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