Dario Bond rassicura sul reparto di Oncologia «L’Ulss si muove bene»

FELTRE
«Potenziamento, anche strutturale, dell’ambulatorio per le malattie croniche infiammatorie che riguardano soprattutto il sistema digerente. E potenziamento del parco tecnologico che connota un centro di riferimento regionale per la gastroenterologia oncologica, che è quello di Feltre, con l’acquisizione del sistema di intelligenza artificiale per la diagnosi perfezionata di lesioni intestinali».
Dario Bond rassicura che nonostante scelte diverse di primari come Davide Pastorelli – che lascia l’Oncologia del Santa Maria del Prato – le eccellenze dell’ospedale di Feltre non sono messe in discussione.
Anzi, dice il parlamentare feltrino: «Devo dare atto al dg Carraro che, nell’ambito di Oncologia, si muove con solerzia per reperire altri bravissimi professionisti avvalendosi anche dei suggerimenti dei medici dell’ospedale. Del resto, professionisti di grande calibro già ci sono al Santa Maria del Prato. E mi riferisco al primario di Gastroenterologia, Andrea Buda, ricercatore e innovatore sul quale mi auguro si sappia investire nell’ambito del dipartimento oncologico chirurgico. Grazie al contributo di associazioni come il Filo di Arianna, l’ospedale potrà essere dotato del sistema di intelligenza artificiale per correggere ogni possibile errore umano all’atto della diagnosi con colonscopia».
Un sistema per il quale si sarebbe già avviato l’iter aziendale di acquisizione e che non può mancare in un centro di diagnosi e cura, perché riduce o azzera la possibilità di non vedere qualche lesione iniziale.
Il tormentone della ricerca di medici resta comunque sempre attuale. «Mi sento di lanciare un appello al Comune», dice Bond. «Un’amministrazione che desideri il meglio per la sanità, non può non investire su ogni strategia possibile per richiamare neo-laureati, borsisti, specializzandi. Si devono poter mettere a disposizione alloggi decorosi per agevolare medici e infermieri. Feltre si caratterizza per la sanità di eccellenza, bisogna creare tutte le condizioni per renderla accogliente e bisogna saper investire. Il meccanismo di incentivazione per medici che magari verrebbero volentieri in un ospedale così caratterizzato non è stato considerato abbastanza». —
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