Danni per 10 mila euro al caseificio di Camolino

Allagata la cantina di stagionatura, 250 forme di formaggio da buttare È tracimato il Rio della Pissa, allagamenti anche a Gron, Masiere e Torbe

SOSPIROLO. In mezz’ora «è venuto giù l’inferno. Avevamo già chiuso tutto, ma verso le 21 mi hanno chiamato al telefono i vicini, spiegandomi che avevano appena allertato i pompieri perchè si stava allagando tutto, c’erano fango e acqua ovunque. E quando siamo arrivati, purtroppo, qui il danno era già fatto: nella cantina di stagionatura, dove sono conservate migliaia di forme di formaggio, c’erano almeno 30 centimetri di acqua mista a fango. E il livello continuava a salire. Abbiamo fatto il possibile, per fortuna che c’erano i vigili del fuoco».

Parla allargando le braccia per lo sconforto Alfonso Barp, presidente della società agricola cooperativa che gestisce la Latteria di Camolino, pluripremiato caseificio sospirolese. «Praticamente l’intera prima fila dei formaggi in stagionatura era sommersa dall’acqua: qualcosa come 250 forme, 40 euro l’una, per un valore di circa 10 euro. C’è stato ben poco da fare, abbiamo provato a salvarne almeno qualcuna, ma erano ormai tutte da buttare. C’era un piccolo torrente che entrava dal portone sul retro, attraversava il laboratorio per la lavorazione dei prodotti caseari, il corridoio e il negozio, poi scendeva giù per gli scalini, come una cascata, fino alla cantina di stagionatura. Impossibile fermare quel flusso melmoso, una cosa mai vista. Una quindicina di anni fa, in verità, era successo qualcosa di simile, ma con conseguenze decisamente minori».

A causare i danni al caseificio, come alle abitazioni vicine, è stata la tracimazione del Rio della Pissa, «che scorre qui dietro, a pochi metri dalla Latteria. Di norma è poco più di un rigagnolo, ma tutta quell’acqua, caduta in pochi minuti, lo ha fatto ingrossare in una maniera impressionante e in pochi istanti l’acqua è venuta fuori, correndo dappertutto. Ringrazio il sindaco e il suo vice, che sono venuti subito qui per constatare i danni: ok, siamo assicurati sui nostri prodotti, ma quanto successo giovedì sera è un episodio che potrebbe ripetersi in futuro. Sono anni, se non decenni, che il Rio della Pissa non viene bonificato, nessuno ha pulito le piante e le ramaglie che lo circondano. È stato lasciato a se stesso, fin quando l’acqua ha trovato un ostacolo ed è inevitabilmente venuta fuori. Qualcosa bisogna assolutamente fare, anche nelle case qui vicino ci sono stati diversi allagamenti, non solo a Camolino». (ma.ce.)

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