Dalla Salsa per l’Italia sicura storie di alpini nelle metropoli

Sono i militari che partecipano alle missioni in supporto alle Forze dell’ordine Trecento penne nere del Settimo impegnate in Lombardia e sul Brennero

BELLUNO. Compie undici anni domani l’operazione «Strade sicure» che impegna gli uomini e le donne con le stellette, insieme alle forze di polizia per il controllo e presidio del territorio e delle principali aree metropolitane, nonché la sorveglianza dei punti sensibili per contrastare la criminalità e prevenire possibili attacchi terroristici. Si è partiti con una forza di più di 3 mila unità, per arrivare nel corso degli anni agli attuali 7 mila e più militari impegnati in tutto il Belpaese.

Tra di questi ci sono anche gli alpini del Settimo reggimento di stanza alla Caserma Salsa d’Angelo di Belluno. Trecento uomini e donne. Poi ci sono i militari di altri reparti della Brigata alpina Julia (di cui il 7° Reggimento fa parte) quali il reggimento logistico Julia di Merano, il 5° reggimento Alpini di Vipiteno, il Reparto Comando e Supporti Tattici della Julia di Udine, ed altri componenti esterni alla Brigata. Tutto il personale è messo a disposizione dei Prefetti che ne hanno fatto richiesta, e facendo un po’ le somme di quanto avvenuto sin d’ora, l’impiego del personale militare in supporto alle forze dell’ordine ha contribuito in modo significativo all’innalzamento del livello di sicurezza percepito dalla popolazione locale. Il programma ha riportato complessivamente dati significativi come più di 16 mila arresti, oltre 2,3 tonnellate di droga sequestrata e più di 3 milioni di veicoli controllati, in 11 anni.

A Milano, Brescia, Bergamo, Como, Varese, Bolzano e Brennero operano i militari che fanno parte del Raggruppamento “Lombardia Trentino Alto-Adige”.

Silvia Scafi, 24 anni, piemontese di Torino, ha terminato l’iter formativo per Ufficiali (Accademia Militare – Scuola di Applicazione) nel corso dell’anno 2018 e attualmente riveste il grado di Tenente ed ha il delicato compito di fare la comandante di uomini a Milano, nell’ambito del Raggruppamento su base 7° reggimento alpini.

«Sono alla prima esperienza in un’operazione sul territorio nazionale – afferma la giovane ufficiale che proviene dal Reparto Logistico Julia di stanza a Merano – ho alle dipendenze più di 100 tra uomini e donne, che contribuiscono quotidianamente alla sicurezza di alcune zone della città di Milano. La divisa – prosegue Silvia - mi è sempre piaciuta, e fin da piccola desideravo diventare un Ufficiale dell’Esercito, ed ora sono qui con un incarico di responsabilità, determinata più che mai a fare bene il mio lavoro per contribuire a raggiungere l’obiettivo finale».

Francesco, padre di un bimbo di 3 anni e con una femminuccia in arrivo, coniuga quello che ha definito il sogno di diventare militare con la vita famigliare. «Non è sempre facile», incalza Todisco «ma il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre e un domani magari riuscire a diventare prima sottufficiale e poi chissà, ufficiale ed essere di esempio oltre che alle giovani leve anche ai miei figli». In coppia con lui lavora l’alpino Domiziana De Rosa, originaria di Salerno, è arrivata a Merano a giugno dell’anno scorso: «Sto perseguendo i miei obiettivi» dice la 21enne «sto servendo la Patria! Il potermi rendere utile alla cittadinanza mi rende fiera». Non dimentica quel «barista che ci ha fermati per dirci “grazie a nome di tutti per quello che fate”». —

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