Da Feltre carico di foraggio per il bestiame delle zone terremotate

Il camion è giunto a fine dicembre ad Arquata del Tronto. L’appello: «È una zona che vive di pascolo, aiutiamola»

FELTRE. In viaggio per portare foraggio nel Centro Italia per sfamare il bestiame e salvare le stalle crollate o rimaste pericolanti nelle zone terremotate attorno ad Arquata del Tronto. La ditta Bonan Vittorio di Feltre si è offerta di effettuare il trasporto un paio di giorni prima di Capodanno per consegnare 34 balle di fieno, raccolte da allevatori prevalentemente della Sinistra Piave e del Bellunese grazie al passaparola.

Vittorio Bonan ha messo a disposizione il suo camion ed è partito con il fratello Fabiano Zaetta, che ha fatto l'autista fino a due anni fa e insieme hanno consegnato il carico per gli animali, quantificabile in circa 100 quintali di fieno che è stato scaricato sul piazzale del palazzetto dello sport di Arquata per la distribuzione agli allevatori in base al numero di capi. «L'iniziativa si chiama "Valbelluna4arquata", ideata principalmente dalla fattoria Tita&glo di Mel nella persona di Cristian Da Canal, che è impegnato con il fratello Luca nel Centro Italia nella ricostruzione delle prime stalle, fondamentali in questo periodo dell'anno», spiega Fabiano Zaetta.

«Infatti le temperature stazionano attorno allo zero e la maggior parte del bestiame è ancora libero al pascolo, senza riparo dal clima rigido e soprattutto senza protezione dai branchi di lupi che abitano la zona», sottolinea. «Sarebbe molto bello che l'iniziativa prendesse piede anche nel Feltrino, attraverso la donazione di fieno o partecipando economicamente attraverso un contributo per far partire altri due camion per le zone colpite dal sisma», rilancia Zaetta, che racconta l'esperienza del viaggio effettuato tra giovedì 29 e venerdì 30 dicembre: «Finché non lo vedi, non capisci cosa è successo e gente come noi che è stata lì solo poche ore non si rende nemmeno conto. È tutto raso al suolo, un disastro. Il mondo si è fermato ed è tutto da rifare. È una zona che vive molto di pascoli e il bestiame ha bisogno di fieno, perché con le scosse più forti di terremoto le stalle esistenti sono pericolanti o addirittura crollate sopra il fieno stesso».

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