Da De Chirico a Fontana: pittori in mostra

MEL. Da De Chirico a Fontana, i più grandi pittori italiani del Novecento in mostra al palazzo delle Contesse. Aprirà all'inizio di ottobre la rassegna promossa dalla pro loco Zumellese, con la...

MEL. Da De Chirico a Fontana, i più grandi pittori italiani del Novecento in mostra al palazzo delle Contesse.

Aprirà all'inizio di ottobre la rassegna promossa dalla pro loco Zumellese, con la collaborazione del Comune, che rivisita i percorsi dell’arte italiana nel cinquantennio che va dal 1914 al 1964, con opere dei principali esponenti dell’arte di quel periodo storico.

Nei saloni del Palazzo si potranno ammirare tele di De Chirico, Tomea, De Pisis, Burri, Fontana, Campigli, Simonetti, Tancredi, Manzoni, Severini, Afro Basaldella e molti altri.

Il cinquantennio che va dal 1914 al 1964 è stato un periodo storico segnato da due conflitti mondiali e dalle successive ricostruzioni.

Da qui il titolo di una mostra che, per la ricchezza e il valore delle opere esposte, richiamerà l’attenzione degli appassionati di tutta Italia: «Gli anni delle guerre e delle ricostruzioni».

Nel mezzo secolo di profondi mutamenti storici, si assiste a un costante intreccio tra le proposte innovative e destabilizzanti delle avanguardie e la consacrata fedeltà alla matrice classica della nostra cultura, tratto caratteristico delle correnti più tradizionaliste.

«Un intreccio», spiega Giovanni Granzotto, che è il curatore di questa esposizione, «che spesso è stato facilitato e sostenuto da artisti che hanno camminato in entrambe le direzioni, coma Balla, De Chirico o Soffici, o che si sono posti come filtro o trait d’union tra poli diversi, se non addirittura opposti, come Virgilio Guidi. La mostra di Mel non ha la pretesa di esaurire scientificamente un percorso tanto complesso e allo stesso tempo fondamentale per tutta l’arte moderna, ma intende offrire uno spaccato di alcuni momenti innovativi e riflessivi dell’arte italiana, produttivi di un fil rouge spesso davvero sorprendente. I visitatori avranno modo di vedere racchiuse in un unico luogo alcune opere dei maestri delle Avanguardie di questo cinquantennio, nonché dei principali esponenti della tradizione». (a.f.)

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