Da Caorle a Sorriva, festa in tavola

SOVRAMONTE. Caorle in montagna. Un’idea sortita 23 anni fa che ieri è stata riproposta dall’associazione “Al casel” di Sorriva. Nella cornice della Festa dei Carmini, agli impianti sportivi, si è tenuta infatti la Festa del pesce, una sorta di “gemellaggio gastronomico” tra caorlotti e la gente del posto che trascina i sapori tipici del mare fin sull’altopiano. Lo spirito collaborativo è rimasto quello degli inizi. «È una festa bellissima e ordinata», dice Rino Bottosso. «Le prime edizioni si veniva con l’Avis, poi l’associazione ci ha passato il testimone. Noi facciamo parte del Comitato festeggiamenti sagra Sansonessa, che è una borgata di Caorle», spiega Giovanni Veronese, e prosegue: «All’inizio venivamo con gli stendardi, adesso abbiamo portato solo un po’ di attrezzatura tradizionale. Fino al Ventesimo facevamo anche la grigliata ed eravamo quindici-sedici persone, poi solo pesce fritto. Siamo in dieci: quattro di noi stanno dietro le friggitrici, quattro infarinano e due portano il materiale dove serve oppure danno il cambio».
Elio Zecchin come gli altri non è un cuoco di professione ma si diverte a stare fra pentole e griglie, con spirito di volontariato: «Io vengo da sempre. L’amicizia continua. Loro ci cercano e noi a questo legame ci teniamo, dopo anni vogliamo mantenere i contatti. Speriamo che continui. Le prime volte andava consumato un quintale e venti di pesce, poi il consumo è sempre aumentato, e la qualità è migliorata».
Seppie, calamari, code di gambero, rana pescatrice, sarde e alici sono le qualità ittiche che hanno composto il gustoso menù di pesce, apprezzato ieri da residenti e visitatori. La ricetta? «Ci vuole la qualità del pesce, farlo al momento e mangiarlo subito». (a.m.)
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