CT, è nei numeri la «forza» di Illing
Secca replica a Cardazzi: «Io leggo dati e faccio conti, tu polemizzi sul nulla»

Stefano Illing, presidente del consorzio “Cortina Turismo” replica al presidente di Assoalbergatori presentando dati a suo dire mai così positivi nell’arco quasi di un decennio
CORTINA.
«Usciamo dalle polemiche e parliamo dati alla mano». Così Stefano Illing, presidente di "Cortina Turismo", replica agli attacchi del direttivo dell'Assoalbergatori. «C'è un dato di fatto», dice, «ed è che Cortina si sta svegliando. I numeri parlano chiaro. Il trend è in continua salita. Dal 2008, da quando cioè è nato il nuovo "CT" c'è sempre stata una crescita, anche nei mesi di bassa stagione come ottobre». «Gli arrivi del 2010 hanno fatto registrare un record storico dal 1997, e si attestano a quota 218.830. Per arrivare ad un picco del genere si deve andare indietro di quasi un decennio, per la precisione al 2003», dice Illing, «quando ce ne furono 212.435. Se poi si vuole far polemica a tutti i costi prendendo come base le chiacchiere, si è ben liberi di farlo: ma qui ci sono i numeri che parlano chiaro. Se non vanno bene i dati degli arrivi alberghieri ed extraalberghieri, guardiamo allora solo a quelli degli hotel, dove si segna nel 2010 un più 9,1%: si passa cioè dai 113.605 arrivi del 2009 ai 123.924 del 2010. Se non vanno ancora bene nemmeno gli arrivi, guardiamo le presenze. Dal 1997 al 2008 hanno segnato un lento ed inesorabile declino. Dal 2008, invece, c'è una ripresa costante e significativa e, nel 2010, abbiamo avuto 487 mila presenze, il che equivale ad una crescita del 7,5% rispetto all'anno prima. E questa è matematica, non sono chiacchiere. C'è poi un incremento degli arrivi da parte degli stranieri», sottolinea Illing, «con i giapponesi in testa che passano da 4 mila nel 2009 a 6 mila nel 2010. Questo è il lavoro che il consorzio fa: andare alle fiere, contattare giornalisti, operatori turistici. Certo, non è solo merito solo di "Cortina Turismo"; e questo nessuno l'ha mai detto; è merito di tutti gli imprenditori locali che investono nelle loro strutture, che coccolano il cliente che poi torna». Il dato del Superski per Illing è il più significativo: nelle 12 valli, Cortina è l'unica che ha un segno positivo. «Si può anche negare l'evidenza», continua, «ma i dati non si possono negare: l'andamento, dal 2008 ad oggi, è positivo. Rispetto a Badia, Cortina ha una crescita in estate del 5,8% e Badia del 2,7%; rispetto a Fassa, in inverno Cortina è al più 4,5% e Fassa al meno 0.10%. La macchina turistica è in moto», sostiene con forza Illing, «poi il fatto che la vacanza si sia accorciata e che non si facciano più 10 giorni ma si preferiscano 4 è un dato di fatto che coinvolge tutti; Cortina deve recepirlo, analizzarlo e cercare di sfruttarlo a proprio vantaggio. Le presenze poi non sono di competenza di "Cortina Turismo". Noi portiamo i turisti, e lo stiamo facendo; farli restare o tornare è compito di tutto il sistema. Siamo disposti ad accettare tutti i suggerimenti possibili, ma a priori e non a posteriori. Cortina ha una strategia, e la sta adottando: si sta svegliando, ma ci vuole ancora una certa "elasticità" turistica. Ma la strada è giusta».
Il Consorzio è stato criticato da Cardazzi perché ha 11 dipendenti, la collaborazione con Omnia Relation, una consulenza esterna...
«Non si può gestire un ospedale senza medici», dice sorridendo Illing, «e noi non possiamo ottenere risultati senza persone preparate che sono la forza lavoro del sistema. Inoltre va detto che il consorzio di Badia ha 22 dipendenti e quello di Fassa ne ha 30. Le professionalità sono la base del lavoro. Adesso bisogna investire nelle manchevolezze di servizi e smetterla di fare polemica per partito preso, quando si viene smentiti dai dati; è una strategia che non aiuta nessuno. I dati sono confortanti: si parte da qui e si avanti per fare sempre meglio».
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