Croste di polenta e “zigher”: i giovani cercano la storia
BELLUNO. Dolomais e “zigher”. Sono due prodotti di un tempo tornati in auge grazie all’idea di due aziende agricole: da un lato quella di Tremea Ramona di Lentiai, dall’altro la Latteria di...

BELLUNO. Dolomais e “zigher”. Sono due prodotti di un tempo tornati in auge grazie all’idea di due aziende agricole: da un lato quella di Tremea Ramona di Lentiai, dall’altro la Latteria di Livinallongo. Francesco Paganin è la nuova generazione in seno all’azienda fondata da mamma Ramona. Ventuno anni, diplomato all’istituto alberghiero, insieme al fratello, al papà, allo zio e naturalmente alla mamma hanno rilanciato le croste di polenta, commercializzando il prodotto. «Abbiamo realizzato delle confezioni da vendere nei negozi e presto partirà un progetto con 50 blogger a cui invieremo le nostre Dolomais, le croste con cui dovranno realizzare delle ricette particolari. Inoltre, questo prodotto, fatto di mais sponcio, sale e acqua, è anche gluten free e su questo punteremo molto nell’etichetta».
Ritorno alle origini anche per la latteria di Livinallongo che ha iniziato a produrre da poco lo “zigher”, un formaggio morbido a forma di piramide, realizzato con latte di mucca inacidito, erba cipollina, pepe e sale, stagionato per 40 giorni a 14 gradi in confezioni chiuse per l’odore intenso che emana e da consumare «come facevano i nostri nonni con la polenta», racconta Bernardino Dorigo, socio della Latteria.
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