Crisi di panico a Falcade escursionista fiorentino tranquillizzato dal Cnsas

G.s.

BELLUNO

Crisi di panico sopra Falcade. Verso mezzogiorno la centrale del 118 è stata chiamata da alcune persone, che si erano imbattute in un escursionista alle prese con una crisi di panico, lungo il tragitto che dal lago di Cavia porta al Col Margherita. Il Soccorso alpino ha raggiunto il 27enne fiorentino di Lastra a Signa con il fuoristrada, tranquillizzandolo e dandogli da bere, prima di portarlo alla Guardia medica di Canale.

Verso mezzogiorno l’elicottero del 118 è volato sul sentiero che dal passo Monte Croce Comelico sale all’ex rifugio Sala, perché una donna che si trovava con il marito e il figlio era caduta per una trentina di metri lungo un ripido pendio erboso. L’èquipe medica ha prestato le prime cure a F.R., 44 anni, romagnola di Lugo, che aveva sofferto un politrauma. L’escursionista è stata imbarellata e portata al San Martino di Belluno. Erano pronti a intervenire Csnas del Comelico e Soccorso della Finanza.

Nel primo pomeriggio, diversi gli interventi. Scendendo da forcella Pomagagnon (Cortina) lungo il ghiaione, un escursionista è caduto in uno dei canali scavati dalle piogge, riportando escoriazioni e un trauma a una caviglia. I compagni hanno aiutato G.B., 61 anni, padovano di Selvazzano a scendere, prima che arrivasse il fuoristrada.

Al rifugio Vandelli, invece, c’era un 30enne di Modena che lamentava dolori a un ginocchio e non poteva proseguire. È stato soccorso e trasportato al Codivilla. La compagna è stata accompagnata al passo Tre Croci. Un turista belga, che stava scendendo dal rifugio Giussani, si è fatto male poco sopra la teleferica, riportando la frattura di una gamba.

Infine, due varesotti si erano persi mentre scendevano dallo Scoglio di San Martino. Sono stati rintracciati e riportati sul sentiero. —



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