«Così si disincentiverà il treno»

Massaro duro: «Serve una presa di posizione dura». La Cisl chiede un tavolo

BELLUNO. «Sarebbe gravissimo se Trenitalia andasse avanti col progetto che porterebbe al cambio obbligatorio a Montebelluna per chi va a Padova. Sarebbe la riprova ulteriore che la società intende disincentivare l’utilizzo del treno in provincia, a favore della gomma».

È duro il commento del sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, dopo le prime indiscrezioni sul nuovo orario che partirà a dicembre. «Nei prossimi giorni sentirò la Provincia che è al corrente della cosa e chiederò una presa di posizione forte su questa vicenda. L’azione di Trenitalia potrebbe essere accettata solo nel caso in cui portasse un beneficio in termini di risparmio dei tempi e qualità del servizi. Comunque mi informerò sulla vicenda».

A dirsi contrario e stupito del progetto anche Rudy Roffaré, della segreteria della Cisl Belluno Treviso. «Ancora una volta», sottolinea il sindacalista, «ci troviamo di fronte a scelte attuate senza un confronto preventivo con le associazioni di rappresentanza, le categorie economiche e le istituzioni locali. Ancora una volta si è scelta la strada della logica dei costi e dell’efficienza aziendale senza tenere conto delle difficoltà di un territorio che non ha infrastrutture e collegamenti idonei a sostenere studenti, aziende e turismo». Per la Cisl il sistema ferroviario va quindi ripensato «con lungimiranza, perché rimane uno strumento di fondamentale importanza per il futuro del territorio. Il nostro obiettivo è costruire un percorso condiviso, che porti nel breve periodo ad affrontare le priorità, garantendo un servizio efficiente per studenti e lavoratori, integrando la ferrovia con il trasporto su gomma. Il futuro passa tramite una visione di trasporto pubblico legato ai bisogni concreti delle persone e allo sviluppo economico e turistico».

Del tema ha discusso anche la giunta provinciale: «Ci siamo detti che è necessario migliorare il servizio ed efficientarlo», sottolinea Padrin, assessore ai trasporti, «intensificando e non togliendo servizi. Chiediamo corse dirette per Padova, per Venezia, più linee e treni nuovi. Siamo stati abbandonati per troppo tempo».

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