Cortina, via ai lavori di smantellamento dell’hangar crollato a Fiames

CORTINA. L’hangar crollato dell’aviosuperficie di Fiames, a Cortina, è in fase di rimozione nei suoi resti e l’area a breve tornerà in ordine. È dal 6 marzo 2014, durante l’inverno delle grandi nevicate che colpirono anche Cortina, che l’hangar è inagibile per il crollo del tetto. Da allora l’area è stata tristemente “caratterizzata” da una struttura sfondata e da un ammasso di lamiera nel bel mezzo dell’aviosuperficie, dietro una recinzione di sicurezza per evitare incidenti: un pessimo biglietto da visita per chi si recava a passeggio nella zona di Fiames, molto frequentata da turisti, sia in estate a piedi o in bici e sia in inverno con gli sci da fondo (nonchè per coloro che arrivavano privatamente con l’elicottero).
Nonostante il crollo dell’hangar, infatti, l’attività degli elicotteri è continuata in questi anni grazie ad una struttura provvisoria voluta a suo tempo dell’ex commissario prefettizio Carlo De Rogatis, costruita di fronte all’edificio crollato sotto il peso della neve per permettere la continuità dei voli. Ora finalmente le lamiere verranno portate via e l’area dell’ex aviosuperficie sarà più decorosa. In questi giorni la ditta Fratelli Golin srl di Auronzo, che si è aggiudicata l’incarico per i lavori di demolizione e smaltimento della struttura, sta operando con i propri mezzi per compattare e portare via le lamiere e togliere finalmente, dopo oltre cinque anni, i resti del ricovero degli aerei prima e degli elicotteri poi.
Un’operazione che costerà al Comune 38. 268, 53 euro, stanziati con la determinazione 1113 del 17 settembre dell’Ufficio Patrimonio, inserita nel capitolo “Decoro urbano” tra le ultime variazioni di bilancio approvato in consiglio comunale e che tutti aspettavano da tempo.
«Prima di compiere questa operazione dovevamo attendere di rientrare in possesso della struttura», spiega Luigi Alverà, assessore al Patrimonio del Comune di Cortina.
L’edificio, infatti, di proprietà comunale, al momento del crollo era in gestione alla società Esperia Aviation Service, che però non ha adempiuto all’ordinanza immediatamente emessa dal Comune in cui si richiedeva di “provvedere alla demolizione di tutte le parti pericolanti e alla messa in sicurezza del sedime dell’hangar”.
«A luglio siamo rientrati in possesso della struttura, quindi ci siamo subito dati da fare per trovare le risorse con una variazione al bilancio di previsione; abbiamo fatto la gara secondo le procedure e trovato la ditta Golin che ci ha fatto il migliore preventivo. Ora sono iniziati i lavori di smaltimento della struttura, e finalmente potremo avere un po’ di ordine in quella zona, dopo anni di degrado», afferma soddisfatto. –
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