Cortina. Temperature miti e poca neve: le piste aprono a fine mese

CORTINA. La “danza della neve”, in vista dell’inizio della stagione dello sci , è già iniziata a Cortina. Esattamente un anno fa aprivano le piste del comprensorio del Faloria. Quest'anno, invece, per gli amanti dello sci c'è ancora da attendere. Almeno fino a sabato 26.
Le temperature sono troppo elevate e la neve praticamente non si è ancora vista. «Se il meteo ci assiste», spiega Enrico Ghezze amministratore della società Faloria, «apriremo per sabato 26 novembre, la data che è stata fissata come inizio della stagione invernale su tutto il comprensorio del Dolomiti Super Ski».
«Quest'anno», prosegue Ghezze, «purtroppo per noi c'è stato caldo. In quota una forte escursione termica ha fatto salire la colonnina di mercurio e in cima al Faloria era più caldo che in centro a Cortina. Così stando la situazione, siamo riusciti a sparare neve artificiale solo due sere. Ora le previsioni ci dicono che dalla settimana prossima le temperature dovrebbero calare giorno dopo giorno: se ci saranno le basse temperature, inizieremo a sparare neve quotidianamente. Intorno al 22 o 23 novembre è poi previsto che nevichi: se così fosse, potremmo preparare i tracciati per l'apertura in maniera ottimale. Al tempo, comunque, non si comanda: se non c'è neve né freddo, non possiamo fare i miracoli».
Le richieste da parte degli amanti dello sci e dello snowboard sono continue. Agli uffici della Faloria arrivano quotidianamente decine di mail e di telefonate da parte soprattutto di sci club che si informano sulla data di apertura del comprensorio.
«Ci sono tante richieste e in molti non vedono l’ora di mettersi gli sci ai piedi», commenta Ghezze, «va anche detto che lo scorso anno è stata una stagione da record. Noi abbiamo aperto il 13 novembre e chiuso il primo maggio. Le piste sono sempre state perfette e sono state calcate da migliaia di appassionati. Abbiamo tenuto aperto ininterrottamente per 170 giorni, ma è appunto stato un caso eccezionale».
«La nostra filosofia», prosegue Ghezze, «ci vede impegnati ad aprire il primo giorno possibile. Quest'anno apriremo qualche settimana dopo rispetto al 2010, ma comunque in linea con le ultime stagioni. Un tempo neanche troppo remoto», ricorda Ghezze, « aprivamo a ridosso di Natale, verso il 20 dicembre, quando iniziavano ad arrivare i turisti. Poi si è anticipato al ponte dell'Immacolata e in seguito abbiamo iniziato a consentire agli sciatori di praticare questo sport a fine novembre. Lo scorso anno, ma è stato un caso eccezionale, il freddo e la neve ci hanno permesso di aprire ancora prima. Ora siamo in attesa che il tempo ci consenta di preparare le piste per il meglio, poi apriremo gli impianti, sperando che il tempo ci consenta di lavorare fino al primo maggio».
Gli sci club sono ovviamente i più interessati alle aperture anticipate degli impianti di risalita: «Gli atleti sono già in pista e si stanno allenando, ma per il momento sono costretti a recarsi nei ghiacciai, con un surplus di spese non indifferente per le famiglie, in quanto devono pagarsi la trasferta, il pernotto e tutto quello che serve per una trasferta. Inoltre», conclude Ghezze, «in ghiacciaio possono andare solo nei fine settimana, visto che i bambini devono anche andare a scuola. Stiamo facendo il possibile per consentire loro di sciare sulle piste di casa quanto prima,, ma ciò dipende dal meteo più che da noi. C'è da attendere ancora una quindicina di giorni».
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