Cortina, commosso addio a Ugo Illing

Fu il “papà” di tante funivie della Conca e anche alpinista: il feretro portato dagli Scoiattoli

CORTINA. La Basilica di Cortina si è riempita ieri pomeriggio per l'ultimo saluto a Ugo Illing, scomparso nella notte tra sabato e domenica all'età di 89 anni. Il noto imprenditore ampezzano, nato nel 1924, era stato ricoverato alcuni giorni fa all'ospedale di Pieve in seguito ad una caduta che gli aveva provocato dei traumi alla testa. Hanno partecipato alle esequie numerosi rappresentanti delle società di impianti a fune non solo di Cortina, ma anche delle zone limitrofe. Al funerale erano presenti anche alcuni rappresentanti dell'Amministrazione, nonché commercianti, architetti, ingegneri e altri imprenditori che hanno avuto modo di avere contatti col defunto. Illing infatti ha progettato numerosi impianti a fune, tra cui anche la "sua" funivia del Lagazuoi, considerata oggi ancora un esempio da seguire per la specificità dell'impianto in base alle caratteristiche atmosferiche della zona. Fondatore dell’Anef, è stato anche dei creatori del Dolomiti Super Ski. Per alcuni anni è stato anche presidente della Fondazione per Anziani di Cortina. A trasportare il feretro in spalla i membri del gruppo Scoiattoli, con il maglione rosso: Illing, infatti, visse la sua passione per le montagne anche arrampicando, e nel 1943 entrò a far parte degli Scoiattoli, che si erano formati come gruppo solo cinque anni prima. Don Fabiano, durante la messa, ha voluto ricordare la vita di Illing proprio sotto questi due aspetti legati all'attaccamento e alla passione per il territorio: la progettazione e la realizzazione di opere che sono rimaste e che tutt'oggi sono in funzione, come appunto la funivia Falzarego - Lagazuoi, e lo slancio verso le montagne che ha portato l'ingegnere a cimentarsi con gli Scoiattoli lungo le pareti inesplorate dell'epoca. «Stiamo attraversando un momento di tristezza per questa perdita, ma siamo ora allo slancio verso l'eternità», ha detto don Fabiano nell'omelia, rivolgendosi all'ingegnere come a un amico. «Oggi, Ugo, l'eternità non è speranza, non è fede: è realtà». Un'amica dell'ingegner Illing ha voluto ricordarlo nella preghiera dei fedeli: «Ognuno di noi nel suo silenzio porga un ringraziamento a Dio per averci dato questo grande uomo; un amico che ha speso la sua lunga vita per la comunità. Ringraziamo il Signore per i doni che ha dato a Ugo, e ringraziamo Ugo per quello che ha donato a noi».

Marina Menardi

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