Cortina 2021, i tempi stringono

BELLUNO. Per arrivare in tempo con tutte le opere infrastrutturali necessarie serve una legge che consenta di accelerarle, evitando tutta una serie di passaggi tecnico burocratici che oggi impongono tempi lunghissimi.
Roger De Menech, parlamentare del Pd, che rappresenta il Governo dentro la Fondazione Cortina 2021, ha ribadito questa preoccupazione a margine dell’appuntamento di ieri con il vice ministro Riccardo Nencini. Reduce dall’esperienza di sindaco, a Ponte nelle Alpi, De Menech sta mettendo a dura prova la sua pazienza perché non riesce a capire i tempi tecnici così lunghi che ogni dossier richiede. Non mancano neppure 5 anni ai Mondiali ma le opere stradali e ferroviarie, ancorchè minimali, che sono state programmate, per arrivare all’appalto richiedono tempi quasi impossibili con la celerità richiesta dall’evento.
«Attenzione - ha detto anche Nencini ieri -, dopo le Olimpiadi di Roma, i Mondiali di Cortina restano l’appuntamento più importante del nostro Paese, insieme alla Capitale della cultura europea, Matera, nel 2019. Quindi non possiamo fallire». E il primo a non volerlo è il Governo, con il ministro Delrio e il sottosegretario alla presidenza, Lotti, che si è fatto carico di Cortina.
Ma i ritardi che si stanno profilando cominciano davvero ad allarmare. Si sapeva che per il 2021 il treno non sarebbe arrivato ai piedi delle Tofane, ma si riteneva che gli appalti di alcune migliorie alla statale Alemagna si sarebbero materializzati già entro quest’anno.
Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano di Cadore, è evidente che chiamerà la sua gente alla mobilitazione quando saprà che l’appalto di Coltrondo slitterà al 2019 e che sicuramente la galleria non sarà pronta per l’evento di Cortina. «Snellire, semplificare al massimo le procedure», è l'impegno che De Menech si è assunto, tempestando un po’ tutti a Roma. Da quanto ha potuto constatare anche il vice ministro Nencini, l’Anas conferma il programma di interventi per l’accessibilità ai mondiali di sci di Cortina nel 2021. «Al momento - riferisce De Menech, sulla scorta di quanto ha ribadito Nencini - ci sono finanziamenti disponibili per circa 70 milioni di euro e stiamo cercando di reperirne altrettanti. I cantieri dovrebbero partire l’anno prossimo».
Appunto, l’anno prossimo. Una delusione, quella di De Menech, che il parlamentare riesce a mascherare fino ad un certo punto, perché questa volta, a mancare, non sono assolutamente le risorse. (fdm)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi