Cornei, demolita la stalla pericolante per la frana

PUOS D’ALPAGO. È stata demolita nei giorni scorsi la stalla pericolante che si trovava a lato della carreggiata sulla strada che da Cornei sale a Tambre, interrotta da qualche mese fa in seguito al movimento della frana che ha danneggiato gravemente molti edifici rurali e spezzato la copertura di asfalto. Il lavoro, svolto dai tecnici e dagli operai dell’Unione montana, è iniziato la settimana scorsa con i preventivi sgombero e pulizia e dell’area in vista dell’intervento di demolizione dell’edificio concordato tra il Comune di Puos e i proprietari della stalla.
La rimozione dell’asfalto, lungo i circa 200 metri di interruzione della strada, sarà completata nei prossimi giorni mentre il legname di costruzione e i resti della muratura, accatastati a fianco della carreggiata, verranno asportati in seguito per essere smaltiti in discarica. La speranza è che il collegamento stradale tra Cornei e Tambre attraverso la Valturcana possa essere rimesso in funzione presto, seppur provvisoriamente, come ha spiegato di recente il sindaco di Puos, Michele Dal Paos, consentendo a chi abita o cura i terreni e le stalle in quella zona di non dover effettuare lunghi giri per raggiungere casa o la proprietà.
Nel frattempo verrà ripristinato l’impianto di illuminazione pubblica, danneggiato dalla frana, ma per un intervento definitivo di ripristino del collegamento stradale, con un’eventuale riasfaltatura al posto dello stabilizzato e maggiore messa in sicurezza della zona, stravolta dall’ultimo scivolamento, «bisognerà attendere qualche finanziamento o contributo ad hoc che consenta di sostenerne i costi», aveva dichiarato il sindaco nelle settimane scorse. Ora comunque la situazione sulla frana di Cornei sembra migliorata grazie a questo primo intervento che mira a riportare alla normalità le attività nella zona che comprendono soprattutto il lavoro boschivo e un po’ di agroalimentare e pastorizia.
Una fiducia che proviene anche dal fatto che il movimento franoso, nonostante le ultime piogge, pare essersi stabilizzato, questo secondo il parere degli esperti e dei geologi che ne seguono il monitoraggio attraverso una rete di sensori collocata sul corpo della frana dai tecnici del settore di difesa idrogeologica della Provincia. Una condizione essenziale, quella che la frana di Cornei si arresti e il terreno si stabilizzi, per realizzare opere di contenimento e drenaggio più durature ed efficaci.
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