Coppie in crisi, arrivano i rinforzi

FELTRE. È la prevenzione o la gestione della conflittualità di coppia, se questa si è già innescata, il nodo critico da cui parte e investe il consultorio familiare per evitare l'effetto trascinamento, e sempre devastante, sui figli minori. Così anche per il 2013 si rifinanzia, con oltre 97 mila euro, il progetto sperimentale di riorganizzazione dei consultori per potenziare gli interventi sociali a favore delle famiglie. Le indicazioni della responsabile di consultorio familiare e tutela minori, Manuela Tonet, recepite dall’azienda Usl di Feltre, sono quelle di aumentare di dieci ore settimanali per un anno intero, l'attività psicologica degli specialisti ambulatoriali per tutta una serie di attività che possono esulare da quelle ordinarie. La spesa maggiore, che nel budget incide per più di sessantamila euro, è quella che riguarda l'affidamento di due incarichi libero-professionali, mediante procedura comparativa visto che è l'unica possibilità che adesso ammette la legge, per trenta ore settimanali con orario di servizio pomeridiano e occasionalmente serale. Si riconferma l'acquisto di prestazioni sanitarie da un ginecologo di ostetricia e ginecologia per un anno, a circa sei ore mensili, per le specifiche attività previste dal progetto che prevede anche il consultorio giovani per la prevenzione e la cura di malattie sessualmente trasmesse.
Fra le proposte della responsabile Tonet, c'è anche quella di avviare una breve ricerca di mercato per la realizzazione di una campagna pubblicitaria finalizzata al rilancio dell'immagine del consultorio. Un modo, questo, per aumentare la visibilità delle attività svolte, specie quelle più innovative ma anche più recenti, anche con l'obiettivo di agganciare l'utenza meno informata o più restìa ad avvicinarsi al servizio. Resta validato il percorso di formazione condivisa con le unità operative dell'ospedale, prime fra tutte il pronto soccorso, il Sert, la psichiatria e i reparti di ostetricia e di pediatria che fanno capo al dipartimento materno-infantile, per consolidare la rete e promuovere gli interventi più mirati , concertati fra gli operatori sanitari e sociali. Sarà il direttore dei servizi sociali e della funzione territoriale Massimo Fusello, il supervisore del buon andamento del progetto che va rendicontato alla Regione per ottenere il finanziamento in due tranche. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi