Contesa sul “gatto” La Riserva contesta il mancato utilizzo

Il presidente dei cacciatori Michele Costan Dorigon critica la mancata risposta alla proposta di contribuire all’impiego del mezzo 

SAN NICOLò

Il gatto delle nevi Oman continua a far discutere in Comelico, dopo essere stato oggetto di scontro tra lo Spiquy Team, organizzatore della Pedalonga, e la Regola di San Nicolò. Sulla scena ora si palesa la riserva di caccia di San Nicolò che si schiera al fianco dell’ente regoliero richiamando l’attenzione attorno al mancato utilizzo del mezzo.

«Ci siamo proposti di contribuire economicamente per l’uso e la manutenzione del gatto senza avere risposta», dice il presidente pro tempore (che ricopre anche il ruolo di vicepresidente dell’azienda faunistico venatoria delle Regole di Costa e San Nicolò), Michele Costan Dorigon, «questo perché, per noi, avere le strade pulite per malga Melin, Aiaredo, Ferrera e monte Zovo durante l’inverno faciliterebbe le attività di foraggiamento delle mangiatoie (nove) che abbiamo in quota. Cosa che facciamo da quindici anni durante l’inverno con o senza neve. Ci siamo dotati di una motoslitta, utile per il trasporto e lo stoccaggio del fieno; beneficiare di una strada battuta faciliterebbe le operazioni ma questo, dal 2013, non avviene. Avere a disposizione un gatto delle nevi agevolerebbe tante cose durante la stagione invernale, non solo dal punto di vista turistico e sportivo ma soprattutto per la sicurezza del territorio, a maggior ragione di fronte alle ingenti nevicate dell’ultimo inverno. Grazie alla nostra motoslitta, il Comune di San Nicolò ha effettuato una serie di interventi utili a riparare danni, anche ingenti, in tempi rapidi».

A proposito dell’utilizzo del mezzo però, l’associazione Spiquy Team replica chiarendo la propria posizione: «Il gatto delle nevi è stato acquistato dalle Regole di Candide e Costa con un contributo della Regola di San Nicolò, dunque la proprietà è loro ed è a loro che deve essere richiesta la possibilità di utilizzo del mezzo. Peraltro il contratto di gestione che ci chiamava in causa nel frattempo è scaduto. Per quanto ci riguarda, nessuno ci ha chiesto formalmente nulla. Chi dice il contrario, lo dimostri carte alla mano». —



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