Connessione internet scadente e fragile carenza ormai cronica

ALPAGO. Periodo buio per le connessioni internet e telefoniche in Alpago. I cellulari e i pc di numerosi utenti si ritrovano periodicamente privi di rete per problemi di connessione, che vengono risolti in poche ore, ma che si ripetono da tempo e mettono a nudo un “digital divide” che interessa ampie zone della provincia bellunese, non ultima la conca alpagota e in particolare la sua zona alta. Analizzando le coperture offerte dai vari provider, un segnale sufficientemente buono arriva fino a la Secca, in comune di Ponte nelle Alpi, poi si affievolisce escludendo buona parte dell’Alpago dalla possibilità di utilizzare una connessione veloce.

Nemmeno gli interventi sui ripetitori (con un rallentamento della connessione durato settimane), hanno portato miglioramenti, al contrario, hanno dimostrato la fragilità di un sistema che, soprattutto nelle zone periferiche, non è in grado di garantire un servizio sicuro efficiente e continuativo. Manca anche un’opportuna informazione agli utenti riguardo a queste problematiche tecniche che si verificano, lasciando le persone incerte se il problema risieda nel loro cellulare o nella copertura. Dagli operatori telefonici e i vari provider non sono mai state fornite informazioni che spiegassero la situazione, né resi disponibili altri riferimenti. E anche i negozi di telefonia, davanti alle richieste di chiarimenti da parte degli utenti, si sono rivelati di non molto aiuto.

Un’incertezza che ha spinto molti professionisti e negozianti a cestinare le Sim e le chiavette usb e optare per altri sistemi, come la collocazione sul tetto di parabole e router offerti da aziende locali insieme all’abbonamento a internet o rispolverando l’Adsl. Sistemi che non contemplano però il servizio di telefonia mobile con smartphone e tablet, lasciando invariato il problema per chi usa soprattutto questa modalità. Cioè la maggior parte degli utenti. I Comuni dell’Alpago stanno cercando di migliorare questa situazione provvedendo alcune zone del segnale wi-fi, specie in aree istituzionali e turistiche, avvalendosi anche di fondi provenienti da bandi regionali, si tratta però di interventi a spot utili ma non risolutivi di una carenza di connessione cronica.

In quanto all’adozione di un sistema unico di banda larga, fibra ottica o quant’altro offra la tecnologia moderna che innervi tutto il Bellunese, di cui si parla spesso e si fanno progetti, rimane solo un’auspicabile prospettiva. –

Ezio Franceschini

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