Conferenza sul Cordevole e la misura del tempo

SOSPIROLO. Inizio anno con una curiosità scientifica e di storia locale. S’intitola infatti “La misura del tempo nelle valli dolomitiche nei secoli scorsi. La “vera” data della formazione del lago di Alleghe” la conferenza a cura di Giuseppe De Donà prevista per oggi alle 20,45 al centro civico.

Nel gennaio 1771 un’enorme frana cadde dal monte Piz bloccando il fiume Cordevole. La tragedia causò la morte di 49 persone e creò il lago che divenne il simbolo di Alleghe. La data dell’evento consegnata alla storia è l’11 gennaio 1771, ma nel 1971, anno del bicentenario della caduta della frana, don Angelo Strim celebrò la ricorrenza il giorno 10 gennaio, convinto che quella fosse la vera data.

L’equivoco ha origine dal sistema orario delle ore italiche che a quel tempo vigeva in Italia e che, nelle nostre valli dolomitiche, in zona di confine, conviveva con quello delle ore d’oltralpe.

La recente riscoperta di Giovanni Sogne di un antico orologio solare, collocato nella chiesa del paese, permette all’autore di proporre un’analisi più incisiva sulla vera data dell’evento.

La serata è introdotta dall’esposizione dei metodi di misura del tempo usati nei secoli scorsi in Italia e nelle valli dolomitiche bellunesi dove sono ben conservati importanti e singolari strumenti gnomonici: ad esempio, il piccolo foro solstiziale di Nicola Cusano al castello di Andraz, la “strana” meridiana a ore temporarie della Casa delle Regole a Canale d’Agordo, l’antico quadrante a ore d’oltralpe a Colle Santa Lucia, l’originale analemma scolpito su un piano polare in marmo alla Certosa di Vedana.

Infine, il relatore cercherà di sciogliere l’equivoco riguardante “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”, un detto valido nel XIV secolo, decaduto con la riforma del calendario del 1582, ma che, per altri motivi, molti ritengono erroneamente ancora adeguato. —

Federico Brancaleone

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