Conclusi gli scritti Il temuto “quizzone” non ha fatto paura

La terza fatica si è rivelata abbordabile per i maturandi Non è uscito greco al Classico, evitata fisica allo Scientifico
Di Marco Ceci

BELLUNO. Niente letteratura greca al liceo classico “Tiziano”, scampato il pericolo fisica allo scientifico “Galileo Galilei”. E non è poco.

Dopo il disorientamento per le tracce di italiano, ritenute dai più “pericolose”, e le incognite della prova di indirizzo (rispettivamente latino e matematica), il tanto temuto “quizzone” si è rivelato nel complesso meno traumatico del previsto.

A dirlo, prima ancora delle loro parole, i sorrisi di Isabella Sito e Federica De Peron, che poco dopo le 13.30 si affacciano all’uscita del “Tiziano”, dopo quasi due ore e mezza in apnea, sospirando insieme: «Temevamo letteratura greca, per fortuna non è uscita. Nel complesso la prova era fattibile, prima di affrontarla sembrava peggio».

Alle loro spalle, volto disteso e uno sguardo all’orologio, una “ex” come Lucrezia Campagna. «Sto aspettando una mia amica. Io ho appena finito, ma frequento il “Lollino”, qui sono solo una ex: ci ho fatto tre anni, poi ho cambiato. Per quanto mi riguarda, il quizzone non è stato poi così traumatico: decisamente più complicata la seconda prova, la versione di Quintiliano».

Annuiscono Serena Peruch e Tina Gallo, mentre Giulia Costan ammette: «Pensavo peggio anch’io, le domande erano in buona parte riferite alla parte del programma che abbiamo affrontato più di recente, fattibili direi. Qualche difficoltà solo su filosofia, Nietzsche».

Al liceo scientifico “Galileo Galilei”, invece, Alex Paganin (sezione E) attende gli altri compagni all’ingresso. Lo raggiunge poco dopo Filippo Moretti, sorridente. «Penso sia andata bene, spero. Qui lo spauracchio di tutti era fisica, ho sentito più di qualche sospiro di sollievo quando abbiamo saputo che non era uscita. Per il resto, a parte filosofia, tutte le domande erano abbordabili. Rilassato? Non ne ho tempo, venerdì ho già gli orali».

Alle loro spalle si spalanca la porta e si presenta Lisa Colleselli, presa in braccio dai due compagni di classe per una foto ricordo. «Non voglio sbilanciarmi, ma a me è sicuramente pesato di più il tema di italiano. Forse perchè era la prima prova, c’era una maggior tensione. Il quizzone, alla fine, si è rivelato meno complicato del previsto». Concorda Anna Collarin: «Anche io ho faticato di più con l’italiano, questa prova non era impossibile e alcune domande me le aspettavo».

Volti rilassati e sorrisi in abbondanza anche all’Iti Segato, dove il primo a parlare è Daniele Dal Mas, quinta termotecnici, sezione B. «Domande non impossibili, ho patito di più nella seconda prova. Giovedì ho gli orali, poi vacanza. Finalmente».

Cauto Manuel d’Incà, che ammette di aver incontrato difficoltà «con matematica, del resto è sempre stata la mia bestia nera. Meccanica è stata un pò una sorpresa, in tanti non se l’aspettavano, ma nel complesso il quizzone si è rivelato fattibile. La prova della verità, tuttavia, per me sarà sabato, con l’orale».

Più soddisfatto della sua performance Mattia Manfroi: «In matematica ho faticato, ma per il resto credo sia andata bene, le domande non erano poi così proibitive».

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