Con Sextner Dolomiten Padola è tornata a volare

La soddisfazione della Scuola di sci: «Dopo anni, abbiamo chiuso col segno più Se dovesse continuare così, richiameremo i nostri maestri che lavorano altrove»

COMELICO SUPERIORE. «Il collegamento sciistico con la Pusteria è ormai una realtà e gli effetti positivi li abbiamo già riscontrati». Walter De Martin, direttore della Scuola sci di Padola, tira le somme della gestione che si è appena conclusa nella Ski Area Val Comelico e manifesta tutta la sua soddisfazione. «Dopo qualche anno difficile», spiega, «finalmente anche la nostra scuola ha potuto chiudere con un segno positivo. Abbiamo riscontrato un incremento dei clienti (oltre 2 mila, di cui il 90% bambini), nonostante un inizio di stagione caratterizzato dall'assenza di neve naturale che, in pratica, ci ha fatto perdere un'intera settimana da Natale a Capodanno».

Dal primo gennaio, però, si è assistito a un grande recupero. «Sì, per fortuna poi la neve è arrivata e abbiamo avuto un ottimo riscontro nei weekend (con arrivi da tutto il Veneto), nelle settimane bianche (con sciatori provenienti anche da Belgio, Germania, Svezia, Polonia e Inghilterra), concentrate soprattutto nel periodo del carnevale e anche in un pendolarismo positivo dalla pianura. Ovviamente grande merito va, a nostro avviso, alla strategia della Sextner Dolomiten».

In particolare?

«Partiamo dalla comunicazione: essere entrati in un circuito più ampio qual è quello gestito dalla Sextner ci ha permesso di usufruire della pubblicità che quella società è solita fare sui maggiori mezzi di comunicazione italiani ed anche all'estero. Poi è raddoppiata la frequenza dello skibus, che quindi ha consentito il trasferimento ogni mezz'ora (l'anno scorso avveniva ogni ora circa) di sciatori dalla Pusteria in Comelico e viceversa. Infine, ma forse è questo il dato più importante di tutti, le nostre piste qui a Padola sono sempre state preparate perfettamente, consentendo ogni giorno la migliore sciabilità».

La Scuola sci di Padola ha oltre quaranta anni di vita ed è formata da una quindicina di maestri: «E ve ne sono altri di qui che insegnano a San Candido, a Sesto e anche a Cortina d'Ampezzo. Ma se questo è il trend, confido che possano presto tornare a lavorare da noi».

Ottimo il successo anche dei corsi comprensoriali. «Abbiamo avuto ben 115 bambini del Comelico, da 6 a 14 anni, riattivando in tal modo un positivo rapporto dei residenti con le nostre piste».

Una delle ragioni di questa ripresa della scuola sci consiste anche, secondo de Martin, nella situazione generale economico-finanziaria del Paese, che sta migliorando. «Credo sia l'inizio di una crescita futura, che per noi arriverà al top quando saranno completati tutti gli impianti di collegamento con la Pusteria. Ora rimane da sistemare, qui a Padola, la situazione dei parcheggi, ed a questo proposito mi sento di rivolgere un appello urgente all'amministrazione comunale. È auspicabile anche un intervento migliorativo nelle strutture alberghiere, con investimenti dei privati».

Infine un richiamo alla regione Veneto: «L'Italia è un paese di eccellenze, e fra queste ci sono indubbiamente le Dolomiti. E considero un grave errore che la Regione Veneto non abbia fino ad oggi fatto molto per valorizzarle, come invece stanno facendo da anni Trentino e Alto Adige».

Stefano Vietina

@vietinas

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