Con “Natale solidale” il volontariato in vetrina per finanziare i progetti
Trentadue associazioni si sono date appuntamento nel tendone in piazza Martiri con oggetti artigianali per i visitatori in cambio di offerte libere

“Natale solidale” nel Villaggio di Natale in piazza dei Martiri, un evento, giunto alla sua 11ª edizione, che coniuga volontariato, creatività e solidarietà. Con la partecipazione di 32 associazioni del territorio, l’iniziativa è diventata un appuntamento imprescindibile per la comunità, riuscendo a coinvolgere centinaia di cittadini.

Esposta sui banchi una vasta gamma di oggetti artigianali, ideali per regali natalizi, messi a disposizione dai volontari in cambio di offerte libere. Il ricavato è stato interamente destinato al finanziamento di progetti delle associazioni partecipanti, attive in ambiti che spaziano dalla salute allo sport, passando per il sostegno alle categorie più vulnerabili.
Tra le associazioni presenti, ciascuna ha portato una storia unica. «Ci occupiamo», sottolinea Fausto Bogo, volontario della Cucchini, «di dare sollievo ai malati terminali e supporto alle loro famiglie, anche attraverso l’assistenza domiciliare e la gestione di un magazzino di ausili sanitari». L’associazione punta a espandere le proprie strutture per migliorare ulteriormente i servizi offerti.
Alice Moliner, volontaria di Dynamo Camp, ha descritto l’impegno del sodalizio per offrire terapie ricreative gratuite ai bambini malati e alle loro famiglie: «Grazie alle donazioni», racconta Alice, «possiamo regalare momenti di spensieratezza ai più piccoli, lontano dalla routine ospedaliera». Dynamo Camp, pur non avendo una sede stabile a Belluno, coinvolge circa dieci volontari locali in eventi di raccolta fondi e sensibilizzazione.

Presente anche Laura Menegus, presidente di Dolomiti Emergency, che evidenzia l’importanza del loro supporto al soccorso alpino e sanitario: «Da quando sono presidente, abbiamo più che raddoppiato – da 9 mila a 21 mila – gli iscritti, un traguardo che dimostra quanto il nostro lavoro sia apprezzato da chi vive in montagna».

Il “Natale solidale” è stato anche una piattaforma per associazioni come “Nessuno nel bisogno”, che sostiene famiglie indigenti, e “La Mongolfiera di Giorgia”, dedicata a progetti ricreativi per giovani con disabilità. Manuela Francescon, rappresentante di quest’ultima, spiega: «Vogliamo che i ragazzi possano vivere la loro giovinezza, nonostante le difficoltà. Organizziamo corsi di nuoto, musicoterapia e gite, attività tutte proposte direttamente da loro».

Spazio anche a Unicef Belluno, che ha avuto un ruolo centrale con la sua tradizionale “pigotta”, simbolo di speranza. «Con il progetto “Regalo Sospeso”, sottolinea la presidente Maria Cristina Zoleo, «offriamo un momento di gioia ai bambini più sfortunati, un dovere morale che condividiamo come comunità».
La forza del “Natale Solidale” risiede nella sua capacità di ispirare nuove generazioni di volontari e di rafforzare la rete di collaborazioni sul territorio. Giovani come Alessandro Pasuch e Gioia Pastori, che rappresentano l’associazione Amici dei disabili e dei minori: «È bello creare relazioni che lasciano un segno», sottolineano i due.
L’Associazione italiana contro le leucemie è da sempre al fianco del malato e dei suoi familiari: «Il malato», dice il presidente bellunese Mauro Montico, ricordando le parole di Papa Francesco, «deve essere al centro dell’amore e della solidarietà, non uno scarto».
Le altre associazioni partecipanti sono: Ados- Donne operate al seno, Aido-Donatori organi, Aitsam– Tutela salute mentale , Amarv-Malati reumatici, Amici delle Scuole in Rete, Anffas-Famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, Associazione Celiachia, Associazione Diabetici, Associazione Tau, Belluno Donna, Centro di Aiuto alla vita, Coordinamento Rete Immigrazione, Croce Rossa Italiana, Fiab- amici della bicicletta, Associazione Giuliano De Marchi, Insieme si può, Intercultura, Libera, Lilt, Samarcanda; Associazione San Gaetano; Società NuovaScs ed Emergency. —
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