Con il softair la guerra diventa solo gioco e sport
Domenica il parco della Birreria Pedavena ospiterà un campo di esercitazione aperto a tutti
PEDAVENA.
Giochi di guerra con i Ghost Troopers nel parco della Birreria, gruppo bellunese che da ormai sei anni pratica e insegna il gioco del softair. Si tratta di uno sport che simula un'azione di guerra in contesto di gioco. Le squadre hanno a disposizione un'area più o meno estesa, in cui devono conquistare o difendere degli obiettivi; qualora vengano colpiti dagli avversari, con armi rigorosamente inoffensive, i componenti sono tenuti ad allontanarsi dall'area di gioco. Trattandosi di armi a pallini e non a vernice (come alcuni erroneamente immaginano), ogni elemento colpito è invitato a dichiarare esplicitamente di essere stato colpito. Vince chi conquista tutti gli obiettivi difendendo i propri. Ma in tempi delicati come questi, che vedono la partecipazione italiana sul fronte libico, il softair non vuole certo svilire o deridere il ruolo delicato che ricoprono i nostri soldati all'estero: gli scopi dello sport sono di insegnare la correttezza e rafforzare lo spirito di squadra, oltre che di avere rispetto per la natura. Per gli amanti dell'azione, dunque, questa domenica dalle 10 alle 18 i Ghost Troopers si divideranno tra i due campi di bocce, che saranno divisi in due diversi poligoni di tiro per più tipi di armi (automatiche, fucili e pistole), e l'area retrostante in cui sarà preparato un percorso di tiro dinamico. In quell'area potrà entrare una persona alla volta, che sarà accompagnata lungo il percorso da tre ragazzi del softair alla conquista di alcuni obiettivi, che verranno però difesi da altri ragazzi del gruppo. L'equipaggiamento e le protezioni necessarie saranno fornite dalla squadra, per rendere la simulazione quanto più simile possibile al gioco vero. Per motivi di sicurezza il campo sarà parzialmente non visibile, ma saranno installate delle telecamere wi-fi che riprenderanno alcune postazioni fisse, e le immagini saranno proiettate da uno schermo gigante. Chiunque può partecipare alle simulazioni, comprese le ragazze che sono spesso restie a questi tipi di gioco; i minorenni dovranno essere accompagnati dai genitori. Al di fuori delle aree di prova, ci sarà un'esposizione con armi, equipaggiamento e volantini informativi. Al sesto anno di attività, il gruppo conta quasi una quarantina di iscritti, sempre alla ricerca di nuovi terreni per giocare. (f.v.)
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