Commissione d’inchiesta sulla strage del Moby Prince

Una verità che sfugge da quasi venticinque anni. Era il 10 aprile del 1991 quando nel mare davanti a Livorno la collisione tra il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo causò la morte di...
20071119 - ROMA - CRO - MOBY PRINCE: CONSULENTE AGGREDITO E DROGATO,SPARITI DOCUMENTI - Un'immagine d'archivio del traghetto Moby Prince (140 morti il 9 aprile del 1991 dopo una collisione con la petroliera Agip Abruzzo). Un perito che lavora all'inchiesta per la tragedia del traghetto Moby Prince aggredito ieri sera mentre si recava ad incontrare un importante testimone. Dalla sua automobile, data alle fiamme, scomparsi alcuni documenti. Da qualche settimana sono state riaperte le indagini sulla collisione tra il traghetto e una petroliera costata la vita a 140 persone il 9 aprile del 1991. ANSA ARCHIVIO / BGG.......
20071119 - ROMA - CRO - MOBY PRINCE: CONSULENTE AGGREDITO E DROGATO,SPARITI DOCUMENTI - Un'immagine d'archivio del traghetto Moby Prince (140 morti il 9 aprile del 1991 dopo una collisione con la petroliera Agip Abruzzo). Un perito che lavora all'inchiesta per la tragedia del traghetto Moby Prince aggredito ieri sera mentre si recava ad incontrare un importante testimone. Dalla sua automobile, data alle fiamme, scomparsi alcuni documenti. Da qualche settimana sono state riaperte le indagini sulla collisione tra il traghetto e una petroliera costata la vita a 140 persone il 9 aprile del 1991. ANSA ARCHIVIO / BGG.......

Una verità che sfugge da quasi venticinque anni. Era il 10 aprile del 1991 quando nel mare davanti a Livorno la collisione tra il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo causò la morte di 140 persone tra le quali cinque arsedesi che non ebbero scampo. Da allora le motivazioni della morte di Angelo Fusinato, Gianna Padovan, Agostino e Ivan Saccaro, Antonietta Del Tezzon, non sono mai state trovate in un susseguirsi di scandali, omissioni e depistaggi. Da mercoledì è diventata operativa la Commissione d’inchiesta approvata all’unanimità lo scorso 22 luglio in Senato sulla strage del Moby Prince, il più grave e oscuro disastro nella storia della marineria civile italiana. A guidare l’organismo parlamentare è il senatore Silvio Lai del Pd.

Difficile leggere quali risultati si potranno ottenere. A giocare contro la ricerca della verità, oltre al tempo che è trascorso inesorabilmente, c’è tutta una serie di interessi politico economici che finora ha impeto l’emergere di colpe e responsabilità chiare. Ciononostante i familiari delle vittime e le associazioni che li hanno rappresentati non hanno mai mollato e sperano che questa possa essere la volta buona per arrivare alla verità e chiedere giustizia. A fare male fu soprattutto il ritardo nei soccorsi. Ci volle un’ora e venti per accorgersi che quella che inizialmente sembrava una piccola imbarcazione era un traghetto con a bordo 140 persone.

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