“Colpo” alla campana Caritas
In tre finiscono a processo per aver tentato di rubare abiti usati: erano stati sorpresi dai carabinieri

FELTRE. Svaligiano la campana della Caritas. O almeno tentano di farlo, perché arrivano i carabinieri e i ladri non vanno più da nessuna parte. Sono quattro i denunciati per tentato furto aggravato, ma all’epoca dei fatti contestati uno degli indagati era minorenne e nei suoi confronti ha proceduto la procura dei Minori di Venezia. Intanto Luca Caari, Samanta Levacovich e Amaris Karis sono finiti a processo in tribunale e ieri si è celebrata l’udienza filtro, davanti al giudice Feletto e al pubblico ministero Sartorello.
Bisognava raccogliere le liste dei testimoni necessari ad arrivare alla formazione della prova e aprire il dibattimento, fissando il calendario delle udienze. La prima si svolgerà il 26 febbraio. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Valentina Mazzucco ed Eugenio Ponti. Karis risulta attualmente irreperibile: non si trova, ma dev’essere per forza a conoscenza del procedimento penale che lo riguarda, diversamente sarebbe stato rinviato per altri motivi. Quanto a Caari, gli viene contestata la recidiva specifica, reiterata e infraquinquennale, segno che non era la prima volta che succedeva negli ultimi cinque anni.
Secondo la tesi della procura della Repubblica, il 20 settembre il gruppo di quattro persone si è molto impegnato per forzare una di quelle campane di colore giallo, nelle quali la Caritas diocesana raccoglie indumenti usati, possibilmente in buone condizioni. È un meccanismo anche abbastanza pericoloso, perché il rischio è quello di rimanere incastrati nell’apertura protetta.
Ma evidentemente uno dei quattro era riuscito a prelevare un certo numero di capi di abbigliamento, tra maglioni e pantaloni. Stavano per svignarsela quando hanno incrociato una pattuglia dei carabinieri, che li ha fermati, sequestrando e restituendo la merce e denunciandoli per tentato furto aggravato.
Gli sviluppi di quella denuncia sono storia di queste ore, con l’inizio del processo per i tre maggiorenni.
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