Claudia Augusta, è l’ora del rilancio

Valorizzare il marchio e unire le forze per attirare il turismo tedesco: a Busche nasce l’alleanza per l’antica via romana

CESIOMAGGIORE. C'è un marchio, quello della Claudia Augusta che vale su tutti e che deve far piazza pulita di tutti i “tarocchi” che con il tracciato dal Danubio all'Adriatico, poco hanno a che fare. C'è un presidente trinazionale della Claudia Augusta che rappresenterà Austria, Germania e Italia, l'ex assessore del Comune di Feltre Giorgio D'Agostini, appena investito di questo ruolo. E per il resto, ci sono tutti gli ingredienti per fare della parte italica una ricchezza da scoprire da parte dei turisti Oltralpe che amano la mobilità sostenibile (bici e barche), l'archeologia, la buona tavola e i frutti di Bacco.

Ma i turisti devono essere trattenuti, coccolati, informati e invitati a tornare. Da qui l'impegno sancito ieri, nella sede della Pro loco di Busche durante la manifestazione “Culture e sapori lungo la via Claudia Augusta”, di unire le forze dei Comuni “italici” coinvolti – chi più direttamente come Cesio (dove il ritrovamento del cippo miliare nel settecento non dà adito a dubbi), chi meno come Feltre (che vanta però l'area archeologica ipogea più grande del Veneto) – con quelli di Quarto d'Altino (capolinea lagunare del tracciato romano) e Roncade nel Trevigiano. E di rilanciare, con una cabina di regia diretta dal neo-presidente trinazionale Giorgio D'Agostini, le tappe turistiche per teutonici “alla ricerca di romanità”, di origini e radici che fanno l'Europa.

Ma se ci sono tutti gli ingredienti per offrire il prodotto finito, come ha ricordato il sindaco di Feltre Paolo Perenzin, sono le infrastrutture l'anello debole: da Primolano a Feltre la ciclabile deve essere completata. Solo così, si potrebbe garantire un afflusso di “centomila cicloturisti all'anno” che si fermino sul territorio feltrino e non lo bypassino in direzione pianura. Ma anche la pianura, rappresentata ieri dalle due tenaci sindache di Quarto d'Altino e di Roncade, hanno bisogno di rendere visibili le ricchezze archeologiche e tipiche, di cui è costellato il territorio in prossimità di Adriatico e Sile, a fronte di una “latitanza della Regione”, come ha detto il sindaco Silvia Conte (Quarto d'Altino) «che si è fatta sfuggire l'occasione di rilancio per il bimillenario della Claudia Augusta».

La proposta, rilanciata Conte e dalla collega Pieranna Zottarelli di Roncade, è quella di promuovere il festival della Claudia Augusta, per il prossimo anno che coinciderà con l'inaugurazione della sede museale archeologica di Quarto d'Altino (che attende questo obiettivo da trent'anni). E di strutturare da subito un gruppo di Comuni affiatati, quelli del Feltrino con Feltre, Cesio e Santa Giustina in prima fila che si stringono in gemellaggio con quelli vicini di fiume e laguna, per far sentire la voce delle istanze di promozione turistica in senso lato sul tracciato romano, nelle stanze dei bottoni in Regione. Una proposta recepita dal sindaco-storico di Cesiomaggiore, Michele Balen, al quale sono spettati gli onori di casa e la sintesi dei contenuti del convegno.

Laura Milano

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