Cinque Torri, il progetto a Sant’Andrea

Cortina. Il commissario si occuperà anche della nuova funivia per velocizzare i tempi, cambiano i parametri degli appalti
il comissario sant andrea
il comissario sant andrea
CORTINA. Il collegamento funiviario tra Pocol e Cinque Torri sarà inserito nel piano delle opere di cui si occuperà il commissario ad acta dei Mondiali, Luigi Valerio Sant’Andrea. La scelta è stata presa per ottimizzare i tempi e vedere l’opera realizzata. Sarà la prima cabinovia di Cortina con vagoncini ad ammorsamento automatico a otto posti, su due tronchi, lunga in tutto 4 chilometri 640 metri, da Son dei Prade, il raccordo con il comprensorio sciistico di Pocol, Socrepes e Tofana, sino a Bai de Dones, dove parte l’attuale seggiovia delle Cinque Torri e si apre la skiarea del passo Giau, del passo Falzarego e del Lagazuoi. L’impianto avrà un dislivello complessivo di 250 metri e servirà da collegamento, per unire due comprensori ora collegati soltanto su strada. Avrà una portata oraria iniziale di 1.100 persone all’ora, che potrà aumentare sino a 1.800. A metà, nella zona di Cianzopé, è prevista inoltre una stazione intermedia.


L’opera è attesa da anni. Nel 2011 l’ex amministrazione Franceschi ottenne i contributi per realizzare l’impianto da quelli che all’epoca erano i Fondi Brancher. Negli anni è stato poi creato il Fondo Odi e ora Fondo per i Comuni di confine. Il Comune ha sottoscritto con i vari organismi delle convenzioni e nel contempo ha affidato alla municipalizzata Servizi Ampezzo la realizzazione dell’opera. SeAm a luglio aveva aperto una manifestazione di interesse per cercare la ditta pronta a realizzare e poi gestire il nuovo impianto sciistico. Si sono proposte 3 ditte. Il 31 dicembre scade il termine per perfezionare l’accesso al contributo e SeAm sta lavorando per presentare i documenti.


«Stiamo lavorando su più livelli», spiega Sandro D’Agostini, presidente di SeAm, «sia da un punto di vista tecnico amministrativo per definire la convenzione che firmeranno il Comune e la Provincia, sia per far transare il progetto nelle opere di cui si occuperà il commissario ad acta. L’impianto è strategico per i Mondiali, e non solo, e quindi rientrerà nelle opere per il 2021».


A complicare la situazione sono subentrate le modifiche al codice degli appalti che hanno abbassato le percentuali che gli enti pubblici possono investire su opere da realizzare e gestire in partnership con i privati. L’amministrazione pubblica finanzierà la cabinovia con un massimo di 15 milioni e mezzo di euro. Un contributo che copre il 49% della spesa. Sono infatti state modificate ad aprile le normative nazionali che prima prevedevano che il privato investisse il 30% ed il pubblico il 70%. Ora il privato dovrà investire il 51% ed il pubblico il 49%. La base massima che il Comune mette a disposizione per la realizzazione e la gestione della cabinovia è di 15 milioni e mezzo di euro e l’importo totale dell’operazione potrà quindi essere al massimo di 31 milioni di euro, ma anche inferiore a seconda della durata di gestione dell’impianto e dei fattori che andranno ad aumentare o diminuire il quadro economico. Gli importi a bando, gli anni di gestione, le gare d’appalto, sono tutte procedure che effettuerà Sant’Andrea.


Lo stesso modus operandi verrà portato avanti per la realizzazione del nuovo impianto a Col Drusciè dove è prevista la sostituzione del primo tronco della funivia Freccia nel Cielo con una nuova cabinovia.


Alessandra Segafreddo


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