Cinque telecamere e illuminazione a led

BELLUNO. Nuove telecamere, box per autovelox, illuminazione a led. Anche nel 2015 il Comune investe sulla sicurezza. «Le telecamere di videosorveglianza sono state molto utili per indagini di polizia giudiziaria e anche nostre», spiega Dalla Ca'. «Ne saranno acquistate altre cinque entro marzo, grazie a un contributo regionale cui si unisce un cofinanziamento del Comune, messo a bilancio nel 2014». Nel lotto ci sono occhi elettronici che registrano immagini in alta definizione e un paio di “targa ok”, i dispositivi che permettono di verificare lo stato di “salute” di un'auto (revisione, assicurazione, ecc).
Anche nel 2015 il Comune impegnerà risorse per la videosorveglianza: «C'erano otto telecamere quando sono diventato sindaco, quest'anno arriveremo a trenta», segnala Massaro. L'obiettivo è coprire le zone prive di controlli, come il retro del palasport: «Ma c'è un problema di illuminazione da risolvere, prima», evidenzia Dalla Ca'. Le luci che permettono di visionare perfettamente le immagini sono quelle a led. Proprio del tipo che sarà montato sulle scale esterne che conducono al parcheggio di Lambioi, attualmente piuttosto buie. Si stanno inoltre testando i ponti radio per riuscire a estendere la videosorveglianza nelle frazioni (Castionese e Cavarzano prima di tutto): portare la fibra ottica in tutto il comune avrebbe costi eccessivi, si sta verificando se i ponti radio consentono una buona trasmissione delle immagini alla centrale allestita al comando dei vigili urbani.
L'amministrazione cercherà di trovare una soluzione anche al problema dell'investimento dei pedoni: «Otto incidenti sulle strisce pedonali ci preoccupano», commenta Massaro. «Da due anni e mezzo lavoriamo sul fronte della sicurezza stradale. In un periodo di grande contrazione di risorse, abbiamo investito su prevelox e leggi targa, strumenti in grado di migliorare uno dei pochi indici negativi che abbiamo fra quelli che determinano la qualità della vita per Legambiente. A Belluno il numero degli incidenti rimane troppo alto se rapportato al numero degli abitanti, e tutte le azioni che stiamo facendo sono tese a ridurre quel dato».(a.f.)
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