Cinque mesi per il colpo alla “music box”

CORTINA. Svaligiarono la sala prove. Erano spariti strumenti musicali e attrezzatura collegata per un valore totale sui 6 mila euro. Ieri hanno patteggiato cinque mesi di reclusione e 200 euro di multa con la condizionale il cadorino Adam Harrat e il padovano Antonio Battagin. I due difensori Zallot e Meneghini hanno concordato la pena per il furto aggravato alla music box, la casetta musicale di Cortina, con il pubblico ministero Pavone e il giudice per le udienze preliminari Sgubbi l’ha puntualmente applicata.
I due erano stati denunciati a piede libero dalla polizia del Commissariato di Cortina dopo essere stati smascherati dalle telecamere della videosorveglianza: intorno alle 3.30 della notte del 5 ottobre dell’anno scorso li avevano ripresi mentre si muovevano dal piccolo edificio accanto alla scuola (dato in concessione dalla municipalizzata Seam) a un luogo appartato, nel quale probabilmente avevano lasciato l’auto.
Si scoprirà che era una Mercedes classe A intestata a un’anziana di Padova, ma abitualmente utilizzata da Battagin. È bastato visionare anche i fotogrammi degli occhi elettronici montati a Dogana Vecchia, all’uscita del paese, per avere tutti gli elementi necessari.
Contestate le aggravanti dell’aver commesso il fatto avvalendosi di un mezzo fraudolento e provocando alla persona offesa un rilevante danno patrimoniale. Harrat aveva a disposizione le chiavi dell’ingresso per aver frequentato la casetta fino al luglio dell’anno scorso e le ha semplicemente girate nella toppa.
La denuncia era stata presentata da un musicista che ci andava spesso ma che ne era rimasto lontano per alcuni giorni. Nella struttura c’erano strumenti sia di proprietà della Seam che privati. Spariti i componenti di una batteria con le relative custodie, un seggiolino e un’asta telescopica a giraffa; una testata valvolare per amplificatore; un mixer e due microfoni con altrettante aste e tre cavi. Tutto il materiale sarà ritrovato nello studio di registrazione allestito nell’abitazione padovana di Battagin e riportato a Cortina.
I due imputati fanno parte di famiglie note e stimate, che a Cortina hanno delle case vacanze. La madre di uno si accorse che il figlio era coinvolto perché al momento di fare una lavatrice gli trovò la denuncia nella tasca di un paio di pantaloni.
Ieri il patteggiamento in udienza preliminare e i cinque mesi di reclusione, più 200 euro di multa con la sospensione condizionale.
Gigi Sosso
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