Cinque anni di daspo all’allenatore Tiozzo
SEDICO
Daspo di cinque anni a Tiozzo. Dopo quelli del giudice sportivo e della Commissione disciplinare, che l’avevano squalificato per quattro mesi (poi ridotti a due), sull’allenatore chioggiotto del San Giorgio Sedico è piombato il provvedimento del questore di Trento, Claudio Cracovia. Un divieto di accedere alle manifestazioni sportive fino al 2026, e ci sarebbe anche una pesante multa: nemmeno in tribuna, figurarsi in panchina.
La Questura si è basata sulla decisione della giustizia sportiva del calcio, approfondendo le indagini su quello che era successo alla fine della partita del turno infrasettimanale di serie D di mercoledì 16 dicembre, fra il Trento e la squadra bellunese, allo stadio Briamasco. Dopo il fischio finale dell’arbitro Mattia Nigro di Prato, sul risultato di 3-2 per i padroni di casa, Tiozzo si era avvicinato all’attaccante Grasjan Aliù (Graziano, da quando è in Italia) e l’aveva apostrofato con un «albanese di... m». La frase era stata sentita dal guardalinee Federico Mezzalira di Varese e da qualche componente della panchina aquilotta. Il direttore di gara aveva scritto tutto nel suo referto e il giudice sportivo Aniello Merone aveva deliberato quattro mesi di squalifica, motivandoli in questa maniera: «Per aver rivolto all’indirizzo di un calciatore avversario espressione offensiva implicante discriminazioni per motivi di nazionalità».
Ventuno partite. La società aveva presentato ricorso e la squalifica era stata ridotta della metà. Tiozzo è rientrato mercoledì scorso, in coincidenza con la partita vinta per 3-0 contro il Cjarlins Muzane. Nel frattempo, la polizia di Trento ha approfondito le indagini, acquisendo dei video e sentendo dei testimoni. Venerdì è scattato il Daspo e la dirigenza dell’Union sta già facendo delle valutazioni: «Stiamo cercando di capire fino in fondo le limitazioni che il divieto procurerà al nostro allenatore nello svolgimento di quello che per lui è un lavoro e per noi un ruolo importante nella gestione sportiva», spiega il dirigente Claudio Fant, «oggi, intanto, non sarà allo stadio per la gara contro l’Ambrosiana (in panchina andrà Mauro Fin, ndr). Da domani approfondiremo la questione e valuteremo il da farsi. Come società la posizione è quella già assunta nello scorso dicembre: censura dell’episodio che ha visto protagonista Tiozzo a Trento, ma anche inquadramento dello stesso in un ambito sportivo, nel quale il gesto ha già avuto la sua pesante condanna, peraltro già scontata».
A Trento un po’ se l’aspettavano il Daspo per il tecnico avversario: «A dire la verità, immaginavo che la Questura intervenisse, anche se non potevo sapere di preciso in che misura», rivela il presidente Mauro Giacca, «mi risulta che Tiozzo sia recidivo e io stesso sono stato ascoltato sulla vicenda». —
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