Chissalè svela qualche idea per l’ostello e via Attilio Tissi
AGORDO. Nuove idee per l’ostello di via 5 maggio e un piano di rigenerazione urbana per via Attilio Tissi. Ad Agordo la campagna elettorale inizia ad entrare nel vivo. Il 26 maggio gli elettori saranno chiamati a scegliere il successore del sindaco Sisto Da Roit che da tempo ha annunciato che non si ricandiderà. In lizza al momento ci sono due consiglieri di minoranza, Paolo Selva Moretti e Roberto Chissalè. Mentre il primo rimane ancora silenzioso, il secondo (che già nelle scorse settimane aveva indicato alcuni nomi che lo sosterranno) annuncia le prime intenzioni programmatiche.
«Intanto – dice Roberto Chissalè – posso dire che assieme a Cristina Bien, Giulio Favretti, Claudio Sito e Livio De Nardin saranno in lista anche Diego Favero, Jessica Brancaleone, Chiara Fontanive e Davide Conedera». Il primo è il capostazione del Soccorso alpino di Agordo e gestore del Rifugio Carestiato in Moiazza, la seconda è una rappresentante del Comitato Palio che organizza l’apprezzata manifestazione estiva, la terza fa parte della Pro loco di Agordo e della Sezione agordina del Cai ed è anche collaboratrice del Museo Papa Luciani di Canale d’Agordo. L’ultimo, infine, è un giovane appassionato di tradizioni locali e di dialetti. Ne mancano ancora quattro che Chissalè annuncerà nei prossimi giorni e comunque prima del 27 aprile, data ultima per la consegna delle liste in municipio.
Quella dell’attuale consigliere della minoranza di “ImmaginiAmo Agordo” un nome ancora non ce l’ha («Stiamo ragionando e valutando varie ipotesi», dice Chissalè). In compenso però ci sono le idee. Due, seppure non in maniera dettagliata, vengono svelate. «Abbiamo individuato – dice Chissalè - le soluzioni idonee per risolvere i problemi legati al cantiere del museo e dell’ostello di via 5 maggio. Grazie alle conoscenze tecnico-giuridiche dei componenti della lista e alla loro inclinazione professionale, daremo vita a una rivisitazione importante. Il progetto del museo non cambierà, ma occorrerà trovare i soldi per completarlo. Le novità, invece, riguarderanno l’ostello». I lavori per la costruzione di quest’ultima struttura sono fermi a causa della risoluzione del contratto con la ditta che si era aggiudicata l’appalto. In un recente incontro tra le amministrazioni di Agordo e Voltago, i rispettivi tecnici e avvocati, si era deciso di ridimensionare il progetto dell’ostello per poter utilizzare più soldi per il museo.
L’altra idea annunciata da Chissalè riguarda invece l’area alle porte di Agordo che si estende dal ponte Rova fino allo stadio di calcio. «Abbiamo un piano – conclude Chissalè - per la rigenerazione urbana di quest’area che ha potenzialità importanti. Lungo via Tissi ci sono sia spazi pubblici che privati che andranno riconsiderati in un progetto generale». —
G. San.
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