Chiesetta restaurata: festa con il vescovo nella frazione di Roncoi

SAN GREGORIO NELLE ALPI
Restauro completato. La chiesetta di Roncoi è tornata a splendere. A benedirla, al termine del periodo di lavori, il vescovo Renato Marangoni. Partecipata la messa, con l’ottima risposta della comunità di questa graziosa frazione del comune di San Gregorio nelle Alpi. In collaborazione continua e costante con il parroco don Anselmo Recchia, i cittadini ma anche i turisti delle seconde case si sono dati da fare, affinché potessero concludersi quelle opere già impostate una ventina di anni fa
«In effetti», spiega don Anselmo, «allora venne dato il via ad un risanamento delle fondamenta e del tetto. Successivamente il cantiere si è fermato, salvo poi riprendere per alcuni piccoli lavori con don Graziano. Quando sono arrivato qui, da subito gli abitanti di Roncoi e non solo mi hanno trasmesso il loro forte legame nei confronti di questo luogo sacro, intitolato alla madonna di Caravaggio e ai santi apostoli Pietro e Paolo».
Il parroco perciò si è dato da fare affinché quel restauro andasse a compimento: «Ad inizio 2019, dopo la rivisitazione del progetto iniziale a cura dell’architetto Andrea Bona, sono iniziati i lavori». Nuove malte interne ed esterne, ritinteggiatura dei muri, pulizia generale, sistemazione dell’impianto elettrico, installazione di moderne finestre dotate di apertura motorizzata. Questi alcuni degli interventi eseguiti dalle ditte chiamate a prestare la propria opera.
«Ad occuparsi dei più delicati è stata la ditta Riva Marco & C., specializzata nei restauri architettonici di chiese ed edifici vincolati. A quanto già elencato, aggiungo la posa di due piccole statue degli apostoli, che mancavano pur essendo la chiesa a loro dedicata. Restyling anche per la Beata Vergine Maria in legno, a cui una signora del posto ha confezionato il nuovo vestito».
Fondamentale dunque lo spirito di comunità. «Oltre alle ditte», aggiunge don Anselmo,«di alcuni passaggi si sono occupati direttamente i volontari. In molti poi si sono impegnati anche economicamente. Complessivamente i lavori svolti nell’ultimo anno e mezzo sono costati infatti circa 60 mila euro, coperti in parte da un contributo derivante dall’8 per 1000 e per il resto dalle offerte raccolte». —
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