Cetera, 75 intercettazioni da trascrivere

PIEVE DI CADORE. Serviranno novanta giorni per trascrivere tutte le intercettazioni telefoniche e i messaggi che dovranno entrare nel processo a carico di Carlo Cetera, di Luca Gianaroli e della società Sismer. Nella breve udienza di ieri, il presidente del collegio Sergio Trentanovi ha nominato e assegnato l’incarico peritale a un ex brigadiere dei carabinieri, che prenderà servizio a partire dal 2 settembre. Il perito dovrà trascrivere circa 60 intercettazioni alle quali si sono aggiunti altri quindici tra messaggi e telefonate, chiesti dal pubblico ministero e dalle parti civili (l’Usl 1 con l’avvocato Salvatore Frattallone) e una delle donne che diede il via all’inchiesta (rappresentata dall’avvocato Matteo Belli).
Il processo dunque ripartirà solo l’11 febbraio, quando sarà necessario dichiarare una nuova apertura del dibattimento per il cambio del collegio giudicante. A novembre, infatti, il presidente del tribunale di Belluno Trentanovi andrà in pensione e quindi non farà più parte del collegio assegnato al processo Cetera. Il suo posto verrà preso da un nuovo giudice, ma la nuova composizione richiede un passaggio formale di riapertura del dibattimento.
L’11 febbraio dovrebbero anche iniziare le prime testimonianze utili a ricostruire la vicenda. L’ex primario di ginecologia, Carlo Cetera (avvocato Massimo Moretti) è accusato di tentata concussione, concussione, interruzione di pubblico servizio e corruzione per aver chiesto e in alcuni casi ottenuto dei soldi alle coppie che si rivolgevano a lui per praticare la fecondazione assistita. Gianaroli (avvocato Claudia Bettiol), ex presidente di Sismer, è accusato di corruzione, mentre in capo a Sismer (avvocato Giovanni Borgna del foro di Trieste) sussisterebbero la responsabilità civile e quella amministrativa per non aver impedito al proprio dirigente di commettere un reato. (i.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi