Centro studi bellunese il nuovo presidente sarà Gennj Chiesura
Belluno. Sarà Gennj Chiesura il nuovo presidente del Centro studi bellunese. A meno di clamorose sorprese, il suo nome sarà votato nell’assemblea dei soci che si svolgerà entro il 10 aprile, prima che la maggior parte dei sindaci della provincia entri nella fase di amministrazione ordinaria che precede le elezioni comunali.
Dopo le dimissioni di Antonio Barattin, che aveva diretto l’ente per diciassette anni, ci sono voluti mesi per individuare il suo successore. Ci aveva provato Giovanni Piccoli, ex senatore di Forza Italia, sostenuto da numerosi sindaci di centrodestra e proposto all’assemblea dei soci dal presidente del Consorzio Bim Umberto Soccal. Ma la sua candidatura era stata ritirata (era settembre dell’anno scorso) quando si è capito che non sarebbero arrivati i voti necessari per essere eletto.
Dopo quella fumata nera, sei sindaci (due per vallata) hanno formato un gruppo di lavoro per individuare il nuovo presidente del Centro studi. A presentare le conclusioni di questo percorso è stato il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, al termine dell’assemblea del Consorzio Bim di giovedì. «La nostra proposta è di eleggere presidente Gennj Chiesura, attuale presidente facente funzioni», ha spiegato. Nessuno ha fatto obiezioni alla comunicazione, giovedì pomeriggio.
Il presidente dovrà comunque essere eletto in una assemblea dei soci del Centro studi (Consorzio Bim, Provincia, i Comuni bellunesi e le nove Unioni Montane della provincia), che sarà convocata entro un paio di settimane. —
A.F.
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